Manca il veleno: condannato a morte ‘costretto a preferire’ la fucilazione alla sedia elettrica
Veleno per l’esecuzione mancante: l’assassino può scegliere l’orrore: tra fucilazione o sedia elettrica.
Richard M. Bernard dovrebbe essere giustiziato a fine aprile ma, poiché manca il veleno per l’iniezione, il prigioniero ora deve fare una scelta orribile.
Lo stato della Carolina del Sud non giustizia un prigioniero da oltre un decennio. La ragione di ciò era che le autorità non sono riuscite a trovare le sostanze per l’iniezione letale.
Per aggirare questo problema, un anno fa la Camera dei Rappresentanti ha votato per introdurre i plotoni di esecuzione come metodo di esecuzione. In alternativa, i detenuti condannati a morte possono optare per la sedia elettrica.
Il 29 aprile verrà giustiziato il primo prigioniero dopo la modifica della legge: Richard Bernard M. (57) ha sparato e ucciso James Mahoney, un impiegato, durante una rapina a un supermercato, nel 1999. A quel tempo, ha affermato di aver agito per legittima difesa. Tuttavia, è stato condannato a morte.
Gli avvocati di Richard Bernard Moore hanno chiesto alla Corte Suprema dello Stato di sospendere l’esecuzione. La scelta tra le due modalità di morte è “crudele e insolita”, sostengono gli avvocati.
“Sono costretto a scegliere tra due metodi di esecuzione incostituzionali” dice lo stesso detenuto nel braccio della morte.
Richard Moore -evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”- alla fine ha “optato” per l’esecuzione mediante fucilazione.
(Giovanni D’Agata – Sportello dei Diritti – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)