Castelvolturno. ‘4 Giornate di Resistenza Bufalina’ prima di manifestare in autostrada
Giovedì 7 aprile 2022 alle ore 11, nel piazzale antistante il Comune di Castelvolturno, si avviano “le Quattro Giornate di Resistenza Bufalina”, prima della manifestazione in autostrada,
GLI ALLEVATORI CASERTANI SI MOBILITANO IN DIFESA DEL PATRIMONIO BUFALINO CASERTANO
Gli allevatori casertani si mobilitano e giovedì 7 Aprile 2022 alle ore 11 il Coordinamento Unitario indice una conferenza stampa nella piazza antistante il Comune di Castel Volturno per presentare Le 4 giornate di Resistenza Bufalina” e le altre iniziative delle prossime settimane.
Le 4 Giornate di Resistenza Bufalina si svilupperanno in tutti i comuni dell’Area centrale, che più pagherà il prezzo dell’applicazione del Nuovo Piano, se non sarà cambiato.
Le giornate hanno l’obiettivo di raccontare la verità su quanto sta accadendo per evitare la disinformazione istituzionale che viene messa in campo e chiarire gli obiettivi e le proposte del movimento.
Le 4 giornate sono solo un primo atto di un percorso di mobilitazioni che crescerà nel prossimo periodo fino ad ottenere il risultato che gli allevatori chiedono: un vero piano di prevenzione ed eradicazione non il massacro di animali ed aziende.
Alle 4 Giornate di Resistenza Bufalina seguirà una manifestazione di protesta in autostrada il 13 aprile ed altre iniziative che saranno illustrate e spiegate dal portavoce del Coordinamento Unitario in conferenza stampa il 7 aprile 2022 alle ore 11 nel gazebo montato nei pressi del Comune di Castel Volturno.
“Il nuovo piano di eradicazione –sostiene il portavoce del Coordinamento- elaborato dall’Assessore Regionale della Campania, tradisce gli annunci ed è da considerarsi punitivo per le aziende e il territorio oltretutto non risolverà i problemi della brucellosi e della TBC che, anzi, aumenteranno e si diffonderanno di più.
Le misure proposte produrranno un risultato certo: cancelleranno la forza produttiva dei nostri allevamenti e dei trasformatori artigianali e regaleranno il nostro amato comparto agli industriali ed agli speculatori che finalmente potranno portare la DOP fuori dall’area fin qui tutelata“,
Il Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, in occasione dell’elaborazione della scrittura del nuovo piano di eradicazione, ha presentato alla Regione e all’attenzione del Ministro dell’Agricoltura e del Ministro alla Salute, un articolato documento di proposte di ben 20 punti, frutto di confronti tecnici e condivisioni con un gran numero di allevatori e trasformatori, sottoscritto e condiviso anche in occasione dell’Assemblea degli Stati Generali in Difesa del Territorio e della Bufala che a conti fatti non è stato mai preso seriamente in considerazione nella scrittura del nuovo piano adottato dalla Regione Campania con delibera 104/22 – “Programma obbligatorio di eradicazione delle malattie infettive delle specie bovina e bufalina“.
La Regione ha adottato la delibera senza averla confrontata prima, come invece aveva garantito, con gli allevatori del Coordinamento Unitario in Difesa del Patrimonio Bufalino, tradendo il primo degli impegni che aveva assunto: quella della trasparenza e della correttezza.
Oggi la Regione propone il confronto per “migliorare la delibera” ma il confronto può ripartire solo nella chiarezza e nella trasparenza.
“Non si possono salvare capra e cavoli” e qui si salvano in molti ma non gli allevatori casertani.
Nel corso della conferenza stampa saranno diffusi i nuovi documenti di proposta con gli obiettivi inviati direttamente al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, che è chiamato ad assumere direttamente tutta la responsabilità che gli compete.
La stampa è invitata.
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(Coordinamento unitario in difesa del patrimonio bufalino – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)