Roma. 49 profughi ucraini trovano riparo nella Capitale: ASI in prima linea nella missione umanitaria
“Il Terzo Settore, di cui ASI è una delle più importanti reti associative nazionali, sta assumendo un ruolo fondamentale nel gestire, anche su sollecitazione della Protezione Civile, il flusso degli aiuti e dei profughi tra l’Italia e l’Ucraina.
In questo quadro l’impegno dell’ASI non poteva non inquadrarsi nello sforzo che tutto il mondo della Destra sta profondendo sia per motivi umanitari che per il comune riconoscimento dei valori di chiunque si batta per difendere la propria bandiera nazionale”.
Queste le parole di Gianni Alemanno, Responsabile Nazionale Dipartimento Terzo Settore di ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) in missione con la Fondazione AN e di ritorno dai campi di Medyka e di Korczowa, vicini ai valichi di frontiera tra la Polonia e l’Ucraina.
ASI ha avuto un ruolo importante nell’organizzare questa missione in cui erano presenti, oltre a Gianni Alemanno, anche Alberto Palladino (Responsabile Settore Cooperazione internazionale ASI) e Roberto Pasquali (Responsabile Terzo Settore ASI Abruzzo), contribuendo a raccogliere nei suoi 23 centri diffusi su tutto il territorio nazionale una parte significativa degli aiuti portati nei Centri di accoglienza sulla frontiera con la Polonia.
Il convoglio arriverà lunedì a Roma portando nei centri di raccolta della protezione civile 49 profughi, di cui 24 donne, 19 bambini, 3 neonati e 3 uomini anziani.
“La missione umanitaria che ha portato beni di prima necessità al confine con l’Ucraina e sta riportando a Roma donne e bambini -ha sottolineato il senatore di Fratelli d’Italia Claudio Barbaro, presidente di ASI– è una delle iniziative che continueranno a vedere il Terzo Settore di ASI in prima fila.
Continua la raccolta nei nostri centri e sono molte le realtà sul territorio che stanno organizzando manifestazioni per raccogliere fondi“.
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