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S.Maria C. Vetere. Angela Iannotta, richiesta accolta: il giudice è andato in ospedale ad ascoltarla

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Esclusivo: Angela Iannotta è stata interrogata dal Pubblico Ministero 

della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, delegata delle indagini, nell’Ospedale  di Caserta – Reparto Grossi Traumi – dove è ricoverata in gravi condizioni: un interrogatorio fiume di oltre due ore e mezzo.

Accolto l’appello disperato e accorato di Angela dal magistrato inquirente. 

La Procura di Santa Maria Capua Vetere – hanno dichiarato gli avvocati Raffaele (nella foto con l’inviato di Canale 5) e Gaetano Crisileo ai mass media – merita tutta la nostra fiducia oltre che per la professionalità anche per la sensibilità dimostrata nello specifico verso la vicenda della giovanissima Angela Iannotta che sta seguendo con massima attenzione, con sollecitudine.

Angela che ha chiesto accoratamente di essere sentita dal Procuratore della Repubblica è stata esaudita: venerdì pomeriggio è stata sentita.

Grossa svolta nell’inchiesta a carico dei medici coinvolti nella vicenda hanno sottolineato i legali: Abbiamo appreso telefonicamente, con grande gioia, poco fa dalla nostra assistita Angela – continuano gli avvocati Crisileo nella loro dichiarazione alla stampa – che venerdì pomeriggio lei è stata interrogata per circa tre ore dal magistrato e dagli ufficiali di polizia giudiziaria delegati delle indagini sul caso in cui è rimasta coinvolta.

Sul contenuto delle dichiarazioni rese dalla giovane mamma 28.enne sammaritana c’è il massimo riserbo.

Top secret. Nessuna indiscrezione è trapelata. I difensori sono stati irremovibili sul punto e non hanno voluto riferire particolari che ha probabilmente raccontato la giovane Angela al telefono, essendo il tutto ovviamente coperto dal segreto istruttorio.

Subito accolta, in poche ore, la richiesta dal Procuratore della Repubblica di Angela Iannotta: cosa, questa, che denota – sottolineano i difensori della giovane mamma – la grande professionalità e sensibilità della magistratura sammaritana verso una giovane donna ancora in pericolo di vita che sta per sottoporsi ad un quinto e rischioso intervento chirurgico quod vitam per la ricostruzione di alcuni organi interni tra cui l’esofago, che dovrù essere eseguita al Secondo Policlinico di Napoli dal professor Francesco Corcione, accademico e presidente della Società di Chirurgia Italiana.

Sicuramente  – ipotizzano i legali- Angela ha raccontato al magistrato inquirente tutta la sua vicenda passata e vissuta, il suo calvario patito, i suoi rapporti con il dottor Stefano Cristiano, la messaggistica intercorsa con lui, le due operazioni subite dalla giovane mamma di Santa Maria Capua Vetere, madre di tre figli piccoli in tenera età, l’ultimo di soli due anni e mezzo: le sue due operazioni di mini by pass gastrico, la prima presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila e la seconda presso Villa del Sole di Caserta, eseguite entrambe ad opera del chirurgo bariatrico dottor Cristiano, direttore di chirurgia della Clinica Villa del Sole di Caserta.

E soprattutto si sarà soffermata sul periodo di degenza post secondo intervento chirurgico, presso la struttura privata casertana dal 19 gennaio al 3 febbraio scorso, quando venne trasportata di urgenza con un’autombulanza del 118 presso il Pronto Soccorso del nosocomio casertano in gravissime condizioni di salute, meglio a dirsi in pericolo di vita forse citando nomi e circostanze dettagliate, almeno quelle che ricordava.

Nel caso di un futuro peggioramento delle sue condizioni di salute – hanno precisato i legali di Angela – non esiteremmo a fare una nuova richiesta al Pubblico Ministero e al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale sammaritano: questa volta per far fissare immediatamente un incidente probatorio che riteniamo indispensabile per cristallizzare la prova della dichiarazione della nostra assistita  – nel pieno e doveroso contraddittorio delle parti processuali coinvolte nella vicenda giudiziaria – come anticipazione dibattimentale. Speriamo che non siamo costretti ad arrivare a questo punto perche’ questa cosa ci rattristerebbe molto)  – hanno concluso, sempre con tono sommesso, i legali della giovane – perché significherebbe che la fase critica della salute di Angela andrebbe in fase decisamente discendente e che tutto potrebbe precipitare da un momento all’altro.

Intanto il Pubblico Ministero sammaritano, dottoressa Valentina Santoro, ha sequestrato le intere cartelle cliniche e gli accertamenti diagnostici di tutte le strutture private (e non)  che hanno trattato Angela e si ipotizza (molto verosimilmente) che il magistrato inquirente abbia già nominato (o al limite stia per nominare) dei consulenti tecnici legali, un collegio misto tra massimi esperti in chirurgia e in medica legale, per la redazione di una consulenza della Procura tendente a ricostruire la cronologia degli eventi che hanno interessato Angela e per determinare le eventuali responsabilità, se ve ne sono state, a carico dei sanitari che hanno avuto in cura la giovane (nel trattamento operatorio, post operatorio e terapeutico).

In primis ipotizziamo che verrà analizzata al microscopio la posizione e la condotta professionale tenuta dal dottore Stefano Cristiano (essendo stato lui il chirurgo bariatrico che l’ha operata per ben due volte per la costruzione di un mini by pass gastrico) e che ha già incominciato, attraverso i propri legali, a professarsi innocente affermando di aver tenuto un comportamento professionalmente corretto.

Saranno i tempi, i fatti ed i Giudici ad accertarlo, saranno i periti a stabilirlo: su questo non vi è dubbio di sorta.

Bisogna solo attendere e sperare che Angela riesca a superare quest’altro rischioso intervento che le si presenta e che dovrà subire ad ogni costo: ovvero tentare di salvarsi la vita per riabbracciare i suoi tre bambini.

L’Italia continua a pregare per lei e molti hanno proposto di costituire un fondo di solidarietà per sostenerla. 

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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