Piana M. Verna. Addio a ‘don’ Giulio Farina, ex vicario episcopale e parroco-benefattore per antonomasia
Verrà ricordato da molti non solo per a sua innata bonomia e disponibilità nei confronti di chicchessia, ma anche perché, quando gli acciacchi fisici di monsignor Giulio Farina erano ancora compatibili con la propria missione apostolica, la casa canonica di piazza XXI Maggio 1860, contigua al santuario di Piana di Monte Verna, era praticamente aperta sempre, soprattutto per chiunque versasse in condizioni di bisogno, che difficilmente andava via a mani e stomaco vuoto.
Ricordato in particolare dagli indigenti soprattutto ora che non è più su questa terra, ‘don’ Giulio, come amava essere chiamato da tutti il pur autorevole monsignore che, oltre ad aver guidato per oltre mezzo secolo in modo amorevole la comunità parrocchiale pianese (e non solo), si è lungamente distinto quale vicario episcopale diocesano soprattutto ai tempi del compianto vescovo monsignor Angelo Campagna, oltre a essere stato più volte in predicato di designazione vescovile, missione apostolica peraltro di fatto esercitata lungamente, soprattutto finché la diocesi caiatina è stata attiva nonostante l’unificazione con quella alifana.
Proprio sulla falsariga dei desiderata del mai troppo compianto vescovo Campagna, negli anni ottanta del secolo scorso don Giulio Farina si era prodigato per far nascere nella sua Piana, accanto alla chiesa, Radio Monte Verna, emittente attraverso la quale tanti fedeli potevano seguire le funzioni (ma non solo) anche da casa propria, servizio prezioso soprattutto per le persone ammalate o impossibilitate ad uscire, per poi occuparsi come possibile anche dell’emittente televisiva della diocesi di Caiazzo.
Proprio la diocesi unificata ha ufficializzato il trapasso di “don Giulio” con un murale dal quale si evince che la sua salma arriverà in paese nella mattinata di sabato, quando sarà allestita la camera ardente nel “suo” duomo, quello in cui tantissime volte era toccato a lui consolare con parole di fede i familiari dei defunti come unire in matrimonio centinaia di coppie e battezzare, cresimare, comunicare per la prima volta chissà quanti giovani che oggi ugualmente rimpiangono il proprio confessore e maestro di vita.
Toccherà invece al vescovo-amministratore monsignor Cirulli ricordare la figura del compianto ai tanti parrocchiani, familiari ed estimatori, sicuramente provenienti anche da altri centri, malgrado le restrizioni imposte dal Covid, sabato 26 marzo, nel corso del solenne rito funebre programmato per le ore 15,30.
Nel triste frangente la redazione si associa al cordoglio dei familiari, concittadini ed estimatori tutti.
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