Cronache dal Fronte. Zelensky alla Camera in videoconferenza. L’ovazione e il sostegno dell’Italia
Nuovo appuntamento con la rubrica Cronache dal Fronte, il punto giornaliero sulla situazione in Ucraina: numeri, analisi, approfondimenti.
Il focus di oggi è sul discorso che il presidente ucraino Zelensky ha tenuto questa mattina in videoconferenza con il Parlamento italiano.
Il discorso alle Camere – E’ durato circa 12 minuti l’atteso intervento di Zelensky in videoconferenza alla Camera. Deputati e senatori hanno accolto il presidente ucraino con una standing ovation. “Sono decine di migliaia le famiglie distrutte” – ha esordito Zelensky – “I morti vengono seppelliti nelle fosse comuni. L’invasione russa sta distruggendo il nostro Paese“.
La guerra continua a devastare i centri urbani, molti sotto assedio, come Mariupol. La città è diventata un simbolo delle devastazioni, è ormai ridotta a cumuli di macerie. “Mariupol aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova” – ha detto Zelensky – “Immaginate Genova completamente distrutta“.
Il pensiero è andato poi ai bambini e alle vittime civili. Secondo le ultime stime, il numero di vittime tra i più piccoli è aumentato a 117 questa settimana. Molte testimonianze riportano torture, violenze sessuali e rapimenti di donne e bambini da parte dei russi. “L’ultima volta in Europa è stato fatto dai nazisti” – ha commentato il presidente, in un paragone più volte ripreso da inizio conflitto.
Zelensky ha infine ringraziato l’Italia per il sostegno alla causa ucraina.”L’Italia ha aperto il cuore e le porte” – queste le sue parole – “Noi apprezziamo moltissimo ma abbiamo bisogno di altre sanzioni ed altre pressioni alla Russia“, ricordando poi il reciproco aiuto tra i due Paesi in momenti difficili come la pandemia e le recenti alluvioni.
La replica di Draghi – Al termine dell’intervento ecco una breve replica di Mario Draghi.
“Oggi l’Ucraina non difende solo se stessa ma la nostra pace, libertà e sicurezza” – ha detto il Presidente del Consiglio – “La resistenza di tutti i luoghi in cui si abbatte la ferocia del presidente Putin è eroica“.
Il premier ha poi ribadito di volere un avvicinamento dell’Ucraina all’Europa. E, come tappa ultima, il suo ingresso nell’UE.
La telefonata con Papa Francesco – Zelensky ha raccontato anche di una telefonata con Papa Francesco, come aveva scritto su Twitter anche l’ambasciatore ucraino Andryi Yurash. Il presidente ha accolto un nuovo “visibile gesto di sostegno verso l’Ucraina” da parte del Santo Padre e ha ribadito ancora una volta che “Sua Santità è l’ospite più atteso in Ucraina“. La conversazione è stata definita dall’ambasciatore “molto promettente“.
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