È MORTO GIUSEPPE INCORVAIA, PADRE DEL BRIG. SALVATORE INCORVAIA.
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È MORTO GIUSEPPE INCORVAIA, PADRE DEL BRIG. SALVATORE INCORVAIA.
Giuseppe Incorvaia, Carabiniere per tutta la vita, nel corpo e nello spirito, si è spento la mattina del 2 marzo 2022. È andato via all’età di 93 anni, amato dalla famiglia, dai parenti, dagli amici, da tutti.
È morto portando con sé due ferite dell’anima lancinanti: 1) il dolore perenne causatogli nel 1994 da un ignoto assassino che gli uccise il figlio Salvatore (brigadiere dei Carabinieri) inscenando un falso suicidio; 2) l’insulto perenne di alcuni magistrati, consulenti e investigatori che sin dall’inizio si sono ostinati sulla pista suicidiaria nonostante SCIENZE FORENSI, LOGICA INVESTIGATIVA E INTELLIGENZA dimostrassero il contrario: OMICIDIO PREMEDITATO.
Addirittura Giusepe Incorvaia venne offeso da un magistrato con incauta ironia giudiziaria, da un procuratore capo che si schierò contro di lui per motivi di pregiudizio e di falso orgoglio, da investigatori pressappochisti, da consulenti inadeguati, da magistrati allineati.
L’ultima offesa gli è pervenuta da un procuratore capo che ha scambiato il fenomeno “microspruzzo ematico/back spatter = uguale fuoriuscita velocissima” con “colatura di sangue = fuoriuscita lenta”, dimostrando come minimo di essere “incompetente-disconoscente”. Questo “scambio di lucciole per lanterne” venne fatto da un procuratore capo (strenuo difensore dei colleghi) per rispondere ai nostri quesiti sulla BPA, sulla direzionalità delle macchie di sangue e sull’assenza dei microspruzzi ematici sul dorso della mano destra.
LA CONSULENZA TECNICA CHE CONCLUDEVA PER ATTO SUICIDIARIO venne pagata dallo Stato Italiano 450.000 lire su autorizzazione di un Pm, proprio quello che in seguito fece un’infelice battuta ironica sul povero padre del brigadiere ucciso (pubblichiamo due foto in tal senso).
Noi cercheremo ancora Giustizia e Verità per la morte di Tuo Figlio Salvatore.
Carissimo Signor Giuseppe INCORVAIA, Ti sei riunito con Tuo Figlio: R.I.P.
La morte del brig. Salvatore Incorvaia (Vimercate – Monza, giugno 1994) è CHIARAMENTE E AL 100% OMICIDIO CAMUFFATO DA SUICIDIO, ciononostante poiché gli inquirenti sbagliarono sin dall’inizio e i Gip si allinearono ai/sui loro sbagli, il caso è stato è stato archiviato vergognosamente come “Morte per atto suicidiario”. E ogni volta che abbiamo tentato di fare riaprire le indagini ci siamo trovati di fronte al muro di gomma degli Inquirenti abbarbicati a difendere i loro errori. In Italia c’è anche questo problema: QUANDO PUBBLICI MINISTERI E GIP/GUP SBAGLIANO NEL MERITO DEI FATTI CON “EVIDENTE EVIDENZA”, A CHI SI DEVE RICORRERE PER OTTENERE GIUSTIZIA? IN ITALIA E’ IMPOSSIBILE RICORRERE: IL CONTROLLORE CONTROLLA SE STESSO: GLI ARBITRI INDOSSANO LA MAGLIA DELLA SQUADRA AVVERSARIA!!!
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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