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Nominati i responsabili regionali delle tre associazioni riunite nell’AUFV, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime ODV. I presidenti: «Fondamentali per sostenere le famiglie e lottare insieme per la giustizia». Il caso di Rezana Duka e suo figlio Nikola

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Nominati i responsabili regionali delle tre associazioni riunite
nell’AUFV, l’Associazione Unitaria Familiari e Vittime ODV. I
presidenti: «Fondamentali per sostenere le famiglie e lottare insieme
per la giustizia». Il caso di Rezana Duka e suo figlio Nikola

«Per dare voce a chi ha perso tragicamente la vita in un incidente
stradale abbiamo creato una rete di responsabili regionali sui
territori. L’obiettivo è quello di affiancare i familiari delle vittime
nella vita e durante i processi, tramite circuiti che lavorano a 360
gradi». A parlare sono i presidenti dell’Aufv, Associazione Unitaria
Familiari e Vittime Odv, dell’AIFVS, Associazione Italiana Familiari e
Vittime della Strada ODV e dell’AMCVS, Associazione Mamme Coraggio e
Vittime della Strada ODV, che annunciano la stesura di un progetto per
la sicurezza stradale.

«I responsabili regionali raggrupperanno i familiari delle vittime della
strada e si coordineranno con gli avvocati convenzionati affinché tutti
abbiano giustizia» ha affermato Biagio Ciaramella, vicepresidente
dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada e
responsabile per la Campania delle tre associazioni, «12 morti al giorno
sulle strade italiane sono una realtà, purtroppo siamo in pochi a
lavorare per la sicurezza e non solo per ricordare le vittime. Vogliamo
essere in prima linea per evitare altri morti, altri familiari straziati
dal dolore e lottiamo perché chi uccide sulla strada non debba poter
patteggiare la pena, usufruendo del rito abbreviato. Vogliamo rimarcare
che in Italia ai colpevoli sono comminate pene di pochi anni, aspettano
il giudizio da casa e siccome la pena non è quasi mai superiore ai 4
anni, essi vengono mandati ai servizi sociali. Niente carcere, mentre le
famiglie vanno di continuo a piangere i propri cari al cimitero».
Le associazioni hanno creato le reti territoriali per dare un impulso
alle famiglie e alle istituzioni, allo scopo di far cambiare la legge.
«Le famiglie delle vittime sono condannate all’ergastolo del dolore,
perché non fare provare il dolore anche a chi uccide sulla strada?», ha
continuato Ciaramella, «è vero che chi compie questi omicidi non lo fa
volontariamente, però se ci si mette alla guida dopo aver bevuto o
assunto sostanze stupefacenti, se si guida a velocità sostenuta o
contromano in luoghi abitati, se si fanno sorpassi azzardati si sa che
si può uccidere qualcuno o rimanere vittime della propria disattenzione.
Le pene irrisorie per gli omicidi stradali non costituiscono un
deterrente, le vittime sono in aumento e il dolore delle famiglie è
indicibile. Ecco perché abbiamo voluto una catena di supervisori
regionali, perché dopo qualche mese dal lutto, le famiglie rimangono
sole e non ricevono giustizia».
È il caso di Rezana Duka, responsabile A.U.F.V, A.I.F.V.S e A.M.C.V.S.
per l’Umbria, che ha perso il figlio in un incidente stradale: «Sono 3
anni che mio figlio Nikola non torna più a casa a causa di un ubriaco
alla guida. Non si vive più, il mio cuore si è fermato insieme a quello
di mio figlio. Nonostante il dolore che mi divora tutti giorni, ho
trovato la forza, prima per gli altri miei due figli, poi anche per gli
altri ragazzi e le altri madri, perché ciò che è successo a mio figlio
non deve più succedere a nessuno». «Ho voluto fare una campagna di
sensibilizzazione tramite manifesti, volantini e cartelloni da
distribuire nelle scuole con il bel viso di mio figlio, per far capire
che vivere è un diritto e bere è una scelta, ma si deve guidare con
prudenza. Ho voluto fortemente – ha detto Rezana – dare voce a mio
figlio nel corso della mia battaglia e ho avuto il piacere di conoscere
l’Associazione vittime della strada, che mi è sempre stata vicina».
Il processo per Nikola inizierà il 16 giugno prossimo, le Associazioni
affiancheranno la sua famiglia e lotteranno insieme per avere giustizia.
«Mi auguro che il bel viso di mio figlio faccia ragionare e riflettere
tutti, perché la vita è un dono e nessuno ha il diritto di toglierla e
di far piangere tante madri» ha dichiarato mamma Rezana «se potesse
parlare mio figlio direbbe che voleva vivere, che aveva una madre, un
fratello e una sorellina, tanti amici fantastici, sogni, progetti, una
vita davanti. Purtroppo per lui non ci sarà più nulla da quel 14 marzo
2019, quando la sua vita è stata spezzata per l’incoscienza e
l’irresponsabilità di chi ha deciso di mettersi alla guida ubriaco. Lo
ha strappato alla vita. Mettiamoci la mente quando si guida, mettiamoci
più cuore e maggior rispetto per la vita, più sensibilità e più
prevenzione».
Intanto, il 16 marzo, al link
https://www.facebook.com/giustiziaperluigi/posts/2764412760531584 , si
potrà assistere alla trasmissione “Mezz’ora con i nostri legali
convenzionati” che ospiterà l’avv. Walter Rapattoni, la Mamma Coraggio
di Nikola, Rezana Duka, il presidente AUFV e AIFVS ODV Alberto Pallotti,
la presidente A.M.C.V.S. ODV, Elena Ronzullo, e il vice presidente AUFV
e AIFVS Biagio Ciaramella, che condurrà la trasmissione.

Per info:
www.vittimestrada.eu
aifvsufficiostampa@vittimestrada.eu
cell. 328 943 2909


A.U.F.V. e A.I.F.V.S. ODV
Con Delega responsabile alla stampa e Vice Presidente e responsabile di
sede di Aversa e dell’agro aversano.
Biagio Ciaramella
Per contatti sede Aversa Cell.330443441
Mail:giustiziaperluigi@gmail.com

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