La storia di Elisa, invisibile da 14 anni
Maddaloni . Quella che stiamo per raccontarvi è una storia che ha dell’incredibile con risvolti paradossali, ma, purtroppo è la storia di una famiglia intera, composta di madre, padre e 4 figli che da 14 anni sono, come li hanno definiti nel comune in cui risiedono “irreperibili”.
Abbiamo incontrato Elisa Pascarella, 40 anni, di Maddaloni, che ci ha chiesto di portare all’attenzione mediatica la sua odissea, affinché sia ascoltata e si possa trovare una soluzione per la sua famiglia. Non chiede soldi Elisa, non ne ha mai chiesti. Lei e il marito oggi lavorano, e con dignità e tanti sacrifici stanno crescendo i loro 4 figli: la primogenita, orami ventenne, 2 ragazzi di 15 e 14 anni e il piccolo di appena 3 anni. Ma 14 anni fa, quando ha inizio questa storia le cose stavano diversamente:
” 14 anni fa io e mio marito abitavamo in via Bixio, e non lavoravamo. Avevamo solo 2 dei 4 figli ed eravamo disoccupati. La situazione in cui ci trovavamo ci portò ad occupare l’appartamento in cui tuttora stiamo, in via Starzalunga 27, appartamento in cui provvedemmo a fare gli allacci delle utenze. Dopo qualche giorno ricevemmo una visita della Polizia Municipale che prese atto della situazione ed una sola volta, sempre 14 anni fa venne la Polizia di Stato che ci disse che saremmo dovuti andare via. Noi non andammo via e nessuno è mai più venuto. Intanto sono passati gli anni, la famiglia è cresciuta e nell’appartamento, ormai troppo piccolo, abbiamo fatto anche dei lavori spendendo anche dei soldi. In tutti questi anni, tante volte mi sono recata al comune per chiedere di essere ricevuta dal sindaco. Sono cambiati almeno 4 sindaci ma io non ho mai avuto il piacere di parlare con nessuno di loro. Ogni volta che mi sono recata negli uffici del comune per il rilascio di un qualsivoglia documento, da un semplice certificato di residenza ad una carta d’identità, mi è stato risposto che risulto IRREPERIBILE e quindi impossibilitata a riceverli. I miei figli non possiedono tessera sanitaria. La precedente è scaduta da tempo. L’agenzia delle entrate aveva spedito le nuove al vecchio indirizzo di via Bixio, ma non trovandovi nessuno è ritornata indietro. Mi sono recata agli uffici dell’agenzia delle Entrate e mi è stato detto che non posso ritirarli di persona ma che vengono solo spediti. A quale indirizzo? A loro non risulto al mio indirizzo dove viviamo da ben 14 anni. Al momento il mio figlio più piccolo, di soli 3 anni, non ha il pediatra perchè non ha tessera sanitaria e non ho potuto iscriverlo alla scuola dell’infanzia. I miei figli sono IRREPERIBILI. Tra poco scadranno i documenti mio e di mio marito e non potremo rinnovarli. Intanto, quasi come una beffa, quest’anno ci è arrivata anche la TARi da pagare a mio nome. Però al comune io non risulto. Così come ci arriva la richiesta di pagamento del pigione. Ancora una volta ho chiesto di essere ricevuta dai servizi sociali che mi hanno mandato dal sindaco, affermando che non è nelle loro competenze. Sono andata dal sindaco, mi ha ricevuta, se così si può dire, sulla porta il vice sindaco, che mi ha mandato a quel paese”
Questa è la storia di Elisa e della sua famiglia. Lei ci tiene a precisare in modo forte e chiaro: non chiedo soldi, ma solo un tetto per i mie figli. Una residenza per poter condurre una vita normale. Noi ci auguriamo che il suo appello arrivi a chi può aiutare questa famiglia.
Alleghiamo copie delle bollette per le quali Elisa esiste, un paradosso tutto italiano:
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