S.Felice a Cancello. Omicidio preterintenzionale per futili motivi: indagato ai domiciliari
All’esito di attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento, lunedì 21 febbraio, i militari della Stazione carabinieri di Santa Maria a Vico hanno proceduto a dare esecuzione all’ordinanza applicativa della misura degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Benevento, nei confronti di un soggetto di San Felice a Cancello, gravemente indiziato del reato di omicidio preterintenzionale a seguito di una grave e violenta aggressione perpetrata all’interno del distributore “EWA” di Forchia, fatto avvenuto nella notte tra il 06 ed il 07 novembre 2021, ai danni di altro soggetto proveniente da Santa Maria a Vico.
La vittima, nella prima mattina del 7 novembre 2021, verso le ore 4, si era ritirato presso la sua abitazione con segni visibili di percosse ed aveva confidato alla moglie di avere avuto un litigio con una persona di sua conoscenza.
Nelle giornate successive le sue condizioni erano drasticamente peggiorate, rendendosi necessario il ricovero d’urgenza, nella notte del 22 novembre, presso il nosocomio “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta, ove successivamente decedeva in data 15 dicembre 2021.
La P.G. operante veniva a conoscenza del grave episodio solo in data 23 novembre 2021, all’atto del ricovero della vittima presso il nosocomio casertano, in terapia intensiva, per “ematoma subdurale trattato chirurgicamente”, con prognosi riservata.
All’atto dell’accesso al P.S. i familiari della vittima riferivano di “aggressione da persona nota” avvenuta circa due settimane antecedenti.
Gli accertamenti investigativi, espletati con il coordinamento della Procura della
Repubblica, consentivano di ricostruire la dinamica del fatto e di acquisire gravi indizi di
colpevolezza a carico dell’indagato che risultava aver violentemente aggredito la vittima,
utilizzando anche una mazza in ferro.
Pertanto, inquadrato il fatto storico nell’ipotesi di reato dell’omicidio preterintenzionale,
ricorrendo altresì i futili motivi dell’aggressione nonché la minorata difesa, avendo il prevenuto approfittato delle favorevoli circostanze di tempo, di luogo e di persona, la Procura, all’esito delle indagini espletate, ritenendo la gravità indiziaria e le esigenze cautelari, richiedeva l’applicazione della misura cautelare, concessa dal GIP ed eseguita dalla P.G. operante.
Il provvedimento eseguito lunedì è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.
(Il Procuratore della Repubblica Aldo Policastro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)