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Caserta. Urge sangue per Angela Iannotta che resta in condizioni critiche: sparano a zero i legali

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Sono ancora gravissime e critiche le condizioni generali

di Angela Iannotta, la giovane mamma di tre bambini in tenerissima età, sottoposta a intervento di by pass gastrico.
É vigile, ma la sfortunata donna lotta, anche se con forza, tra la vita e la morte, dopo di essere stata sottoposta a sedazione farmacologica fino a qualche giorno fa, e dopo di aver subito, in totale, ben quattro interventi chirurgici in 11 mesi.
Angela è tuttora ricoverata nel Reparto di Terapia Intensiva e di Rianimazione dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Caserta, diretta dal dottor Pasquale De Negri.
Intanto suo marito ed i suoi familiari non si danno pace su quanto le è accaduto.
Essi sono pronti ad affrontare, ad ogni costo, qualsiasi battaglia giudiziaria si dovesse prospettate, anche se lunga e faticosa affiancando, per ottenere giustizia, i loro legali avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, al Pubblico Ministero competente (sicuramente già designato a trattare la vicenda, dal Procuratore Capo, dottor Carmine Renzulli).
Allo stato il nominativo del Sostituto Procuratore delegato è ancora top secret, ma sicuramente il suo nome si conoscerà nei prossimi giorni.
Gli avvocati Crisileo già venerdì hanno inviato richiesta alla Procura a tale scopo, ai sensi dell’articolo 335 del vigente codice di procedura penale, e fanno sapere che hanno deciso anche di chiedere, con istanza scritta, al magistrato competente e designato di compiere ulteriori indagini, oltre a quelli  ritenuti da lui utili ed opportune per accertare eventuali responsabilità per colpa professionale medica (come essi ipotizzano) nei confronti del dottore Stefano Cristiano, il chirurgo bariatrico che, per ben due volte, ha operato la malcapitata Angela, nonché di altri suoi colleghi, secondo operatore ed altri che sono intervenuti: la  prima volta per l’intervento chirurgico fatto presso la clinica Villa Letizia de L’Aquila (nel periodo 19-23 marzo 2021) e per il secondo fatto presso la clinica Villa del Sole di Casagiove (Caserta) a metà gennaio 2022 e fino al fatidico 3 febbraio dell’anno in corso, quando, nel cuore della notte, a causa dell’aggravarsi delle condizioni di salute, Angela venne trasferita d’urgenza tramite un’autombulanza del 118 presso l’Ospedale Civile di Caserta.
Non ci fermeremo – ha dichiarato, qualche giorno fa, il padre di Angela, l’imprenditore nel campo dell’impiantistica Mario Iannotta, ai microfoni di Rai Uno, durante la diretta televisiva della trasmissione “La Vita in diretta”, per poi aggiungere: vogliamo sapere a tutti i costi la verità, quello che è successo a mia figlia durante i due ricoveri in quelle due cliniche.
Intanto i legali del marito di Angela, gli avvocati Crisileo, sono convinti che la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ben conoscendo la celerità e l’indiscussa professionalità della magistratura sammaritana, ha già avviato le dovute indagini per accertare eventuali responsabilità di chi ha concorso, a qualunque titolo, nel procurare ad Angela le lesioni colpose con l’aggravante della perdita permanente di alcuni organi e l’indebolimento di altri, provocandole malattie insanabili di cui è affetta e che l’hanno ridotta in fin di vita e nello stato in cui versa.
Quello che è accaduto ad Angela -hanno ancora dichiarato i legali Crisileo- è di una gravità eccezionale: da quanto abbiamo capito, se abbiamo ben compreso la vicenda, per come ci è stata raccontata e ricostruita da più parti, la giovane mamma è stata colpita da una severissima setticemia, scoperta solo presso il Pronto Soccorso di Caserta, per l’alta competenza professionale dei medici di quel reparto; ecco perché i chirurghi di urgenza di quell’Azienda Ospedaliera, sotto la guida del dottor Alberto D’Agostino, hanno dovuto allestire immediatamente, nel cuore della notte, la sala operatoria e hanno dovuto asportare alla giovane mamma, di appena 28 anni, molti organi vitali interni per tentare disperatamente di salvarle la vita.
E hanno dovuto ripetere questo intervento per ben due volte a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro.
Finora ci sono riusciti. Speriamo che in futuro la situazione si evolva in senso favorevole per Angela e si possa sciogliere la prognosi che, al momento, è ancora riservata.
Ecco perché noi faremo istanza scritta -hanno sostenuto gli avvocati Crisileo– al Pubblico Ministero delegato, che a nostro parere ha già provveduto, a questo punto, a far sequestrare, dalla polizia giudiziaria, come atto dovuto, le cartelle cliniche, presso la Clinica Villa Letizia de L’Aquila e presso la Clinica Villa del Sole di Casagiove Caserta, cosi come abbiamo doverosamente chiesto nella nostra denunzia, un’altra serie di accertamenti investigativi.
In primis chiederemo, sin d’ora, la nomina di un perito medico legale, cui affiancheremo, come nostro consulente, il professor Antonio Cavezza, per far sottoporre a visita la persona di Angela Iannotta e domanderemo al P.M. che ordini sempre al perito o ai periti che nominerà anche di esaminare l’intera documentazione sanitaria; ancora chiederemo, sempre con istanza scritta che depositeremo nei prossimi giorni, di sentire, come semplici persone informate sui fatti (non come indagati!) tutto il personale sanitario dell’Ospedale di Caserta che, a qualunque titolo, è intervenuto a trattare Angela presso il loro nosocomio, per riferire sulle condizioni di salute in cui la giovane è arrivata presso la loro struttura e sui trattamenti medicali e chirurgici finora eseguiti per tenerla in vita.
Questo perché, al momento, il reato che noi fortemente ipotizziamo (e speriamo che resti solo questo e che non muti in senso peggiorativo) è quello previsto dall’art. 590-sexies, comma 2, del Codice Penale, ovvero quello della riconducibilità della colpa del medico alla alla specie dell’imperizia a carico di coloro che, nelle due cliniche private, hanno trattato Angela. 
In definitiva auguriamo ad Angela che si avveri il miracolo per il quale tanta gente prega per lei: di tornare presto dai suoi tre bambini che chiedono continuamente dove sta la loro mamma.
Intanto si rinnova l’appello: necessita ancora sangue RH Zero negativo, gruppo difficile a trovarsi. 
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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