La Battaglia del Rione Vanvitelli: Stanchi delle parole. Servono fatti!
Caserta. Grazie all’impegno dei residenti del Rione Vanvitelli, del Circolo Socio Culturale Rinascita del Rione Vanvitelli, e al Comitato di Quartiere, il Rione Vanvitelli, primo quartiere popolare costruito nel Capoluogo di Terra di Lavoro, con 411 appartamenti, da zona anni addietro rattristata da degrado ed emarginazione si è trasformata in luogo di rinascita ed aggregazione.
Il 25 luglio 2021, un emozionato Sindaco, Carlo Marino, con la benedizione, da parte del Vescovo di Caserta, Monsignor Pietro Lagnese, del Campo di calcetto assegnato dal Comune alla Parrocchia del Buon Pastore, guidata da Don Antonello Giannotti, prometteva che quello sarebbe stato il punto di partenza per la rinascita del Rione Vanvitelli.
Ad oggi, 19 gennaio 2021 però i residenti si dichiarano pronti a fare battaglia contro il Sindaco e i Consiglieri Comunali, perché le promesse non sono state mantenute e, nonostante i tentativi di interloquire con l’Amministrazione Comunale, per le esigenze spicciole della vita di Quartiere, terminata la campagna elettorale, non hanno ricevuto alcuna attenzione per una situazione ormai diventata inaccettabile da chi ogni giorno deve lottare contro una serie di difficoltà:
-Proprio a ridosso dei due campi di calcio vi sono due pini Mediterraneo completamente secchi che, oltre a far cadere Pigne nei due campi, sono a rischio caduta
-La crescita selvaggia degli alberi, senza potature da anni, ha fatto sì che gli alberi superassero in altezza i palazzi, i lampioni dell’illuminazione pubblica e finissero per entrare quasi nelle abitazioni, togliendo luce e portando animali nelle case
-L’ illuminazione pubblica (l’ultima segnalazione risale a al 10 gennaio) con diversi lampioni non funzionanti e la pericolosità di uno di questi, che potrebbe cadere, in quanto instabile, a causa probabilmente di un urto dovuto alle auto in sosta selvaggia, durante le partite di calcio o gli eventi gestiti dal comune o dalla società che gestisce il campo
-La sosta dei visitatori che tolgono i posti ai residenti o che li intrappolano senza che questi possano più uscire dalle loro case.
-Le due stradine senza uscita, censite dal comune come due strade a doppio senso di circolazione e ad alta densità di traffico, non hanno mai visto manutenzione dalla loro nascita con l’aggravio di traffico di mezzi speciali per la costruzione dei campi.
I residenti si sentono presi in giro per i tentativi da parte del Comune di Caserta di ridurre al minimo le lamentele con qualche “contentino”, come l’apporre un cartello di divieto di accesso eccetto residenti, cui nessun visitatore presta attenzione, o tagliare l’erba con una visibile non curanza, lasciando i prati “sfregiati”, con una ditta appaltatrice giunta con un trattore con trincia, che ha lasciato i resti delle piante tagliate, promettendo di ritornare per tagliare le siepi e ripulire le aree.
Insomma questa volta è guerra aperta, perché non sono tanto le belle parole spese e le promesse non mantenute a preoccupare gli abitanti del Rione Vanvitelli, ma soprattutto i rischi per la salute. I tetti sono ancora ricoperti di lastre di AMIANTO e le AMBULANZE ed mezzi dei VIGILI DEL FUOCO non possono accedere alla zona.
I residenti del Rione Vanvitelli, il Circolo Socio Culturale Rinascita Del Rione Vanvitelli e
il Comitato Di Quartiere ci mettono la faccia e pretendono di essere ascoltati e di trovare soluzioni valide.
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