Sono orgoglioso di aver avuto un Padre come te, testardo ma onesto, lavoratore instancabile, hai preferito sempre lavorare, correre ad ogni chiamata, anche nelle notti Sante per risolvere un problema idraulico, elettrico: il tuo motto era mai arrendersi, tutto si risolve.
Ti chiamavano MAST’ALBERT perché sapevi fare tutto.
Dalla povertà estrema hai vissuto una infanzia non felice, sei emigrato e finalmente hai realizzato il tuo sogno, una casa meravigliosa con tutti i fiori e gli alberi che possano esistere.
Nonostante tutto amavi più di ogni persona la tua amata Italia, portavi con tenacia e orgoglio la bandiera dell’Associazione, anche se novantenne, eri in piedi con cuore fermo e fiero.
A tutti mostravi l’aquila al petto della tua Aeronautica.
Volevo averti ancora con noi, farti gioire ancora, ogni volta che tornavo a casa ti raccontavo tutto fin da piccolo perché ero fiero di te e tu di me.
Ringrazio tutti, non ho ancora letto ma ho visto quante testimonianze di vicinanza, mi conforta molto anche se volevo ancora il mio papà con me.
La vita inizia per poi finire: è un fatto naturale, solo chi vive nel bene, nell’amore verso Dio, la famiglia, rifiorisce di nuovo nel cuore di chi AMA, porterò avanti le tue passioni, curerò la terra e il giardino per Te, papà non sei morto: ti sei solo trasferito nei cuori dei tuoi figli e nipoti e pochi riescono a farlo.
Oggi con i tempi che corrono è difficile trovare la strada giusta da percorrere, il benessere sta producendo anche egoismo, violenza, sete di potere, facili strade di arricchimento.
I veri valori si stanno dimenticando, anche curare un anziano è diventato un lusso, ho combattuto e combatterò per esserci sempre, dal più povero al più malato, al più piccolo essere in difficoltà, come tu ci hai insegnato.
Hai dato un significato alla tua vita, hai dato un segno magnifico. Ciao papà. I tuoi figli Enrico e Michelangelo.