Campania: Vincenzo De Luca amareggiato contro il Governo Nazionale
Campania. Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca nel suo intervento sul punto della situazione, ha dichiarato che era importante raggiungere diversi obiettivi ai quali hanno lavorato e si sta lavorando attualmente:
-Primo obiettivo: tutelare la salute dei cittadini, garantendo i servizi essenziali. La Regione ha cercato di garantire tutte le cose essenziali, e i ricoveri ospedalieri, dato il tasso altissimo di contagi, sono giornalmente 50,60 ma, nonostante tutto, si sta cercando di garantire la Sanità per tutte le altre patologie.
-Secondo obiettivo: superare gennaio senza troppi danni (perché il picco è proprio a gennaio, e i contagi scenderanno successivamente) ampliando l’area di cittadini vaccinati, e l’arrivo di nuovi farmaci.
-Terzo obiettivo: mantenere aperte le attività economiche, cercando di usare tutte le misure di prevenzione. La Campania ha mantenuto l’obbligo di mascherina, ha evitato assembramenti, ha impedito la vendita di alcolici in determinati giorni e orari.
“Non ci sentiamo impegnati a fare sviolinate nei confronti di nessuno”, ha sottolineato De Luca.
L’intento di De Luca è dire la verità, le cose come stanno e “non andare con le bandiere di partito”.
“Abbiamo avuto una posizione diversa con il governo nazionale, noi ci muovevamo anticipando misure di prevenzione, abbiamo polemizzato con il governo nazionale che a mio parere in questi tre mesi non ha fatto nulla di prevenzione: una solo cosa il green passa ma non sono state prese una serie di misure”, afferma de Luca.
La misura di obbligo di terza dose per personale sanitario, forze dell’ordine è stata presa a metà novembre e a dicembre non era ancora stata applicata, ingolfando i centri vaccinali. Non è stato deciso l’obbligo per il personale della pubblica amministrazione, è stato deciso per gli ultra cinquantenni qualche giorno fa, quindi tutte misure prese in ritardo e applicate ancora più tardi. Stessa situazione per le discoteche chiuse, mentre teatri e stadi aperti, quindi nessuna misura valida per contenere la movida.
Secondo De Luca tante piccole decisioni, come per esempio chiudere le attività commerciali, con piccolo sacrificio da parte di tutti, a mezzanotte, avrebbero ridotto del 30 percento il contagio, mentre il Governo non ha tenuto conto di nulla, neppure della diminuzione del personale sanitario e al limite della resistenza.
L’unico obiettivo del Governo, secondo la sensazione di De Luca, duranre la conferenza stampa di lunedì scorso, fosse di trasmettere agli italiani che in Italia va tutto bene, attività aperte, scuole aperte e nessun problema relativo al covid.
De Luca ha dichiarato tutta la sua amarezza nei confronti del Governo, che ha impugnato l’ordinanza che vietava l’apertura delle scuole in Campania, perché le due settimane di respiro che chiedeva, servivano a consentire di vaccinare la fascia d’età dei più piccoli, in modo da tornare in presenza con maggiore sicurezza.
“Ci siamo trovati di fronte a una posizione irrispettosa del governo nazionale, offensiva per la Regione Campania e incomprensibile”
Il Governatore della Campania, ha sottolineato che il Presidente del Consiglio ha parlato mezz’ora contro la didattica a distanza, ma nessuno aveva chiesto la dad, era semplicemente un rinvio di due settimane dell’apertura post festività natalizie.
E si è ritenuto orgoglioso che la Regione Campania “ha fatto”, non ha “solo parlato”, e che se il Governo avesse agito come ha agito la nostra Regione, ora la situazione in Italia sarebbe migliore. La Campania è stata l’unica Regione, ricorda De Luca, che ha stipulato un patto d’intesa con l’Ordine degli Psicologi per tutelare la salute mentale anche dei più piccoli, riferendosi a Draghi, e al Governo, che insistono sui disagi dei ragazzini, mentre il Governo nazionale tagliava i fondi.
Collaborazione e rispetto reciproco, per de Luca sono fondamentali, ma soprattutto rispetto della verità, senza raccontare mezze verità agli italiani.
La tutela dei bambini deve essere una priorità, con vaccino e dieci sedute garantite, per chi esprime disagi, grazie al Patto d’intesa, ritenendo che in Europa sarebbe scandaloso se i bambini, così come accade in Italia, fossero costretti a scuola 4, 6 ore senza distanziamento, con le finestre aperte al gelo, indossando cappotti, sciarpe e cappelli, e sostiene che questa è la vera mancanza di rispetto nei confronti dei più piccoli.
De Luca si dichiara un “un pacifico guerriero” e chiarisce: “Pretendo lo stesso rispetto e non ho voglia di farmi prendere per i fondelli da nessuno soprattutto se chi paga per decisioni propagandistiche sono i bimbi”.
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