Delitti e suicidi: il meglio del peggio dalla recente cronaca nera
In una zona boschiva del parco di San Giovanni di Trieste, dove un tempo c’era l’ospedale psichiatrico, mercoledì pomeriggio i vigili del fuoco hanno trovato il cadavere di una donna in posizione fetale e in stato di decomposizione, dentro due sacchi neri della spazzatura. Stretti intorno al collo due sacchetti di plastica, «di quelli utilizzati per riporre le verdure in frigo», ha fatto sapere il procuratore Antonio De Nicolo. Particolare che fa pensare a una morte per soffocamento, lasciando aperta l’ipotesi del suicidio. Sul resto del corpo non ci sono segni di violenza né di lotta. Tutto lascia pensare che la donna morta sia Liliana Resinovich, 63 anni, ex dipendente regionale in pensione, sposata con Sebastiano Visintin, che il 14 dicembre era uscita di casa per andare a trovare l’amico Claudio Sterpin, 82 anni, suo ex fidanzato, per poi sparire nel nulla. A dare maggiori certezze sarà l’autopsia che sarà eseguita entro lunedì.
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Renzo Cavazza, di anni 76, depresso da tempo, soffocò con un cuscino la moglie Guglielmina Pasetto, di anni 71, invalida, e poi s’impiccò (ieri in un appartamento di viale Porto Po, nel centro storico di Rovigo).
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Ad Haiti, Amady John Wesley e Wilkens Louissaint, due giornalisti che lavoravano per i media locali, sono stati uccisi in una sparatoria. Avevano appena realizzato un’intervista a un boss della criminalità locale conosciuto con il soprannome di Ti Makak. Ad ammazzarli sarebbe stata una gang rivale del boss. Testimoni oculari affermano che dopo l’assassinio i banditi avrebbero bruciato i corpi delle due vittime.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)