Agro aversano-partenopeo. Strade dissestate: gruppo Facebook ‘AIFVS’ per segnalare le buche
«Le istituzioni devono darsi da fare subito per mettere in sicurezza le strade.
Non lo chiediamo solo noi, ma migliaia di cittadini.
Da quando abbiamo pubblicato su Facebook un invito a segnalare le buche per le strade di Aversa, Lusciano, Pozzuoli, Licola, Villaricca, Qualiano, Calvizzano e Marano Di Napoli, stiamo ricevendo tantissimi messaggi e foto.
I Comuni interessati devono attivarsi subito, prima che ci scappi un altro morto».
A parlare è Biagio Ciaramella, vicepresidente dell’Associazione Italiana Familiari e vittime della Strada Odv e responsabile della sezione di Aversa, che nelle scorse settimane ha sollecitato incontri e azioni immediate alle amministrazioni comunali del territorio, anche sulla base delle norme previste dal codice della strada.
«Le buche sono pericolose -aggiunge Ciaramella- sul nostro territorio si sono già verificati diversi incidenti mortali.
Prima di Natale avevamo già invitato i comuni di Villaricca, Qualiano e Calvizzano a coordinarsi per mettere in sicurezza la Via Corigliano, dove il 23 ottobre 2015, a causa del disseto del manto stradale, ha perso la vita il giovane Alessandro Selvaggio. Per quella vicenda è in corso un processo.
Il Comune di Villaricca ci aveva contattato e ci era stato promesso un incontro a tre per trovare una soluzione, ma ancora non è successo niente».
Strade dissestate e buche: su Facebook le segnalazioni dei cittadini
«Mettere le strade in sicurezza è anche interesse delle amministrazioni poiché, in caso di incidenti, potrebbero essere chiamate a risponderne» aggiunge Ciaramella.
«Di recente la Corte di Cassazione ha accolto la richiesta di risarcimento avanzata da un motociclista nei confronti del Comune di Napoli, dove era avvenuto un incidente proprio a causa del manto stradale dissestato».
I giudici romani hanno stabilito che gli enti devono risarcire il motociclista che cade a causa dell’insidia – buca e similari – a prescindere dal suo concorso di colpa.
«È una sentenza importante -dice Alberto Pallotti, presidente dell’AIFVS- le buche sono vere e proprie armi sul territorio.
Siamo molto orgogliosi dell’iniziativa della sede di Aversa e invitiamo tutti i cittadini italiani a segnalarci le situazioni a rischio, in modo da poterci muovere di conseguenza».
Chiunque voglia segnalare situazioni a rischio, può farlo.