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No Tav, botti contro il cantiere in Valsusa: bosco in fiamme.

Un gruppo di attivisti No Tav, appartenenti all’ala più oltranzista del movimento, ha sparato la scorsa notte fuochi d’artificio contro il cantiere Tav di Chiomonte, in Valsusa. I fuochi hanno incendiato l’area boschiva circostante e per evitare che le fiamme si propagassero nei boschi le forze dell’ordine poste a presidio dell’area sono dovute intervenire utilizzando un idrante per  spegnere l’incendio. La Digos torinese ha individuato 10 componenti del gruppo che verranno denunciati all’autorità giudiziaria per procurato incendio boschivo.

Calcio e covid, 2022 inizia con variante Omicron ‘in campo’

Il calcio in vacanza comincia il 2022 alle prese con il covid. La Serie A riparte il 6 gennaio e la ripresa degli allenamenti deve fare i conti con l’aumenti dei casi a macchia di leopardo. Il 2021 si è chiuso con le news in ordine sparso arrivate dalla Juve e dall’Inter.

I casi aumentano, giocatori in isolamento in patria o al rientro. La variante Omicron, che dribbla il vaccino almeno in parte e provoca reinfezioni, sta lasciando il segno. Sono circa una trentina, tra nomi ufficializzati e calciatori rimasti anonimi, i giocatori positivi. Gli ultimi comunicati sono stati diffusi dalla Juventus, che ha annunciato la positività di Arthur e Pinsoglio, e dall’Inter, che ha reso note quelle di Dzeko, Cordaz e Satriano.

Sembra, almeno in parte, di rivivere il copione delle ultime 2 stagioni. Per ora, una sola partita è saltata a causa del virus: Udinese-Salernitana, prima della sosta natalizia, non è andata in scena per il forfait del club campano, con prevedibile coda tra giudice sportivo e successivi ricorsi. La Supercoppa tra Inter e Juventus rimane in programma per il 12 gennaio, davanti a spalti che saranno pieni al massimo al 50%. Il decreto varato dal governo, infatti, prevede nuovi limiti per la capienza.

Il covid ha già condizionato il campionato di Serie B, che ha rinviato le giornate in programma il 26 e il 29 dicembre. Il campionato quindi riprenderà il weekend del 15 gennaio 2022 dalla 19esima giornata, con i recuperi Benevento-Monza e Lecce-L.R. Vicenza previsti per il 13 gennaio. Per recuperare il terreno perduto, introdotti 2 turni infrasettimanali il 15 e il 22 febbraio coincidenti con la 4a e 6a giornata di ritorno.

La Lega Pro ha rinviato le gare che erano in programma nei giorni 8, 9 e 10 gennaio, valide per la ventunesima giornata di campionato. “Ho riflettuto a lungo, ci troviamo in una situazione di incertezza a causa dei contagi da pandemia”, ha spiegato il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli.” Preoccupa l’aumento esponenziale, giorno dopo giorno, del numero dei contagiati. Rinviare una giornata di campionato determina certamente disagi e crea problemi sul come e quando recuperare, ma, usando intelligenza ed esperienza, saremo in grado di trovare la soluzione”. La ventunesima giornata sarà recuperata tra l’1 e il 3 febbraio.

Covid oggi Italia, nuovo record contagi: variante Omicron corre

Continuano a crescere i contagi covid in Italia con la variante Omicron che corre. Salgono incidenza e Rt, sono in aumento i ricoveri nei reparti d’ospedale e l’occupazione delle terapie intensive. Sono altre 4 le regioni (Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia) che da lunedì 3 gennaio passeranno in zona gialla dove sono già altri 7 territori (Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano). Il resto dell’Italia resta in zona bianca per ora.

Nuovo balzo dei contagi, il bollettino

Sono stati 144.243 i nuovi contagi da coronavirus registrati nelle ultime 24 ore, 155 i morti. Sono stati 1.224.025 i tamponi processati con un tasso di positività all’11,78%%. Sono stati 34 gli ingressi in terapia intensiva da ieri, per un totale di 1.260, mentre sono stati 284 i ricoverati con sintomi che portano il numero complessivo a 11.150. In totale i guariti sono 5.087.297, 22.579 nelle ultime 24 ore.

Iss: salgono incidenza e Rt

Salgono incidenza e Rt in Italia e sono in aumento i ricoveri per Covid e l’occupazione delle terapie intensive. E’ quanto emerge dai dati del monitoraggio della Cabina di Regia sull’epidemia da Sars-Cov- 2, riferiti dall’Istituto superiore di Sanità in una nota. Continua ad aumentare rapidamente l’incidenza settimanale dei contagi da Sars-Cov-2 che si attesta a 783 casi su 100.000 abitanti nel periodo che va dal 24 al 30 dicembre, contro i 351 per 100.000 abitanti registrati tra il 17 e il 23 dicembre, secondo il flusso dei dati del ministero Salute. Anche l’Rt è in crescita. Nel periodo che va dal 7 al 20 dicembre, il parametro, medio calcolato sui casi sintomatici, si è attestato a 1,18, leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente e ancora al di sopra della soglia epidemica. E’ stabile invece, ma ancora sopra la soglia epidemica – Rt 1,1 – l’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero.

In aumento, in Italia, il tasso di occupazione dei pazienti Covid nei reparti di terapia intensiva che raggiunge la media nazionale del 12,9% – secondo la rilevazione del ministero della Salute al 30 dicembre – rispetto al 10,7% rilevato lo scorso 23 dicembre. Sostenuto l’aumento anche del livello di occupazione, da parte di pazienti Covid, dei reparti ordinari di area medica che si attesta al 17,1% – al 30 dicembre – rispetto al 13,9% (rilevazione 23 dicembre).

Nell’ultima settimana, 24-30 dicembre, la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione, e si attesta al 21% contro il 27% della scorsa settimana. I dati indicano “in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione, 124.707 contro 62.669 della settimana precedente. È in aumento, infine, la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro 45%) e aumenta anche la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (31% contro 28%)”, si legge nel report.

Due le Regioni/Province autonome classificate a rischio alto, mentre 18 risultano a rischio moderato. Tra queste, 7 Regioni/PA sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Una Regione/PA è classificata a rischio basso, stando a quanto emerge dai dati del monitoraggio della Cabina di Regia sul Covid-19.

Brusaferro

La variante Omicron è in netta crescita, nelle prossime 3-4 settimane aumenteranno ricoveri e terapie intensive. Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e portavoce del Cts, nel video in cui illustra i dati del monitoraggio dell’epidemia di Covid-19.

Per quanto riguarda la Omicron, dall’ultima flash survey che monitora le varianti di preoccupazione (Voc) di Sars-CoV-2 in Italia effettuata il 20 dicembre, emergeva “una co-circolazione”: un quadro in cui “la variante Delta era ancora prevalente, ma la variante Omicron era in netta crescita, con percentuali superiori al 20%”. La media nazionale è pari al 21%, “anche se con grandi differenze da regione a regione”. “La prossima survey sarà fatta lunedì prossimo, il 3 gennaio”, ha annunciato Brusaffero. Dalla tabella mostrata in slide, il dato maggiore risulta quello dell’Umbria, con Omicron al 64,7%, seguita da Toscana e Basilicata al 50%, e da Lombardia e Valle d’Aosta al 40,4% e 40% rispettivamente.

“E’ importante ricordare che, soprattutto con la forte circolazione e la forte trasmissibilità della variante Omicron, le persone che non hanno ancora iniziato il ciclo vaccinale” anti-Covid “è opportuno lo inizino quanto prima, proprio per proteggersi anche da questa variante”. “Vediamo che i numeri” dei non vaccinati “sono ancora significativi”, sottolinea mostrando una slide dalla quale risultano oltre 3,4 milioni di italiani senza dosi di vaccino, specie nella fascia 40-49 anni (quasi 1,3 milioni), seguita dalla fascia 50-59 anni (quasi 1,1 milioni).

Si è visto in questi giorni come anche “il numero di tamponi stia crescendo in maniera significativa: quotidianamente si supera la soglia del milione di test che vengono effettuati. Confrontando le curve con la stagione precedente, vediamo che i casi sono in netta crescita. Ma anche le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva, sebbene molto inferiori rispetto all’anno precedente, sono in crescita”.

Zona gialla da 3 gennaio per Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia

Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia in zona gialla da lunedì 3 gennaio. Il cambio di colore per rischio Covid sarà contenuto in un’ordinanza del ministero della Salute in arrivo, secondo quanto si apprende. Queste 4 regioni fanno salire a 11 il totale delle regioni e province autonome in fascia gialla dove c’erano già Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano. Il resto dell’Italia resta in bianco per ora.

Il passaggio dalla zona bianca alla gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Mentre per quanto riguarda la zona arancione scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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