‘Bavaglio ai PM. Giovanni Salvi: ‘Informare non è solo diritto, ma un dovere dei magistrati’
Il Procuratore generale della Cassazione: “Evitare processi mediatici non basati sui fatti e rispettare la dignità degli imputati”.
Tutto questo comporta che le parti possano contestare la violazione del principio della presunzione di innocenza, con la conseguenza di allungare i tempi del procedimento.
Altro che processi più rapidi per rispettare quanto ci chiede l’Europa.
Senza contare che, come ha anche ricordato l’Associazione nazionale dei magistrati, la normativa appena entrata in vigore è in contraddizione con il codice di procedura penale che consente la pubblicazione di atti non più coperti da segreto.
C’è poi una circolare del Csm del 2018 che, per rispettare l’articolo 21 della Costituzione, ricorda che il procuratore deve evitare che “possano essere sottratte alla conoscenza dell’opinione pubblica informazioni di interesse (in ragione della qualità dei soggetti coinvolti dalle indagini o della rilevanza dei fatti oggetto di accertamento)”.
Eppure Enrico Costa, deputato di Azione, ex FI, il propulsore di questa norma, ha attaccato il Pg Salvi, dicendo che con la sua nota si è lanciato in “un dribbling interpretativo”.
(DI ANTONELLA MASCALI – Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)(