Un caso senza soluzione e che nei decenni ha mescolato le trame vaticane intorno allo Ior; l’attentato a Giovanni Paolo II; la banda della Magliana; i servizi segreti e la pedofilia.
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20 DICEMBRE 2021
Il principe tenta di aiutare la vedova di un industriale italiano a recuperare i soldi del marito – che ha fatto fortuna in Brasile – su un conto cifrato dello Ior. Su quel conto però sono transitati milioni di dollari ed euro per operazioni “sporche” e segrete, tra cui quella per mantenere il silenzio sulla scomparsa di Eloisa Oderisi (stesse iniziali di Emanuela Orlandi) avvenuta a Roma il 22 dicembre 1977. Di scoperta in scoperta, l’aristocratico investigatore troverà la verità in un manoscritto dell’industriale: Eloisa era la “favorita” del cardinale segretario di Stato, Carlo Mei, e fu fatta rapire su ordine di un cardinale avversario per questioni di politica estera. La ragazza venne poi rilasciata ma non tornò in famiglia. Morì tempo dopo e fu sepolta segretamente in un convento della Capitale.
Il principe va dal papa (suo amico) e questi lo rimanda a un cinico cardinale francese che impone una verità di comodo da riferire all’opinione pubblica: Eloisa fu rapita e uccisa per errore perché “ritenuta a torto la fidanzatina del rivale di un boss della banda della Magliana” e il corpo si trova nel cimitero di un paesino della campagna romana. E il Vaticano è estraneo a tutto. Capaldo colloca il rapimento sotto il pontificato di San Paolo VI (1977) ma è evidente il riferimento al cardinale Agostino Casaroli, segretario di Stato dal ’79 al ’90 e in precedenza “ministro” degli Affari esteri della Santa Sede.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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