Piana M.Verna. Comune: parere non dovuto ma dato e altre ‘stranezze’ eccepite dalla minoranza
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Nuova bordata al vetriolo del gruppo consiliare di minoranza
capeggiato da Andrea Mongillo, che stavolta contesta la delibera inerente una sua interpellanza:
“Cari concittadini, sono finalmente stati pubblicati i verbali dell’ultimo consiglio comunale, ed alla luce del loro contenuto relativo anche e soprattutto alla sezione riguardante la nostra interpellanza ci sovviene di scrivere questo post.
In tale verbale, infatti, si riscontra l’oggettiva assurdità di tutta la vicenda.
Alla mozione è stato allegato un parere del dottor Trivellone, pieno di imprecisioni e di affermazioni non dimostrabili:
1. Al contrario di quanto sostenuto dal Sindaco in Consiglio, agli atti di indirizzo politico, non si applica il parere di regolarità, così come recentemente stabilito dalla Corte dei Conti.
È un’ovvietà che siamo purtroppo costretti a ribadire visto che è sconosciuta ai nostri colleghi. Gli atti di indirizzo politico non essendo gestionali e soprattutto non essendo vincolanti non necessitano di questo tipo di pareri;
2. nel parere è scritto che il responsabile dell’ufficio sta ancora facendo le valutazioni e i calcoli di sostenibilità. Ora, premesso che siamo in forte ritardo perché a quest’ora il bilancio doveva già essere approvato almeno in giunta, ci chiediamo: se sta facendo ancora le proiezioni come fa a dare parere negativo?
3. Trivellone in questo parere che sembra, però un’opinione politica, addirittura ci tiene a precisare (ma dove abbiamo mai visto una cosa del genere?) che l’amministrazione ha dato atti di indirizzo nel senso della riduzione.
Premesso che l’amministrazione è anche la Minoranza (nemmeno questo sanno e si evince dalle ulteriori dichiarazioni del Sindaco), gli unici atti di indirizzo sono stati proposti dalla minoranza: il primo ad aprile e questo, entrambi bocciati.
4. Non c’è alcuna delibera di consiglio e alcuna delibera di giunta che attesta atti di indirizzo della maggioranza nel senso della riduzione.
Alla luce di quanto esposto possiamo affermare che la richiesta di un parere non dovuto è davvero un’assurdità, ed il suo contenuto lo testimonia.
Infatti, il Responsabile dell’ufficio finanziario ha semplicemente cercato di giustificare l’ennesima dimenticanza della Buona Idea e il tutto a spese dei cittadini.
Infine, ci rivogliamo a Tariello: Signor Presidente del Consiglio se vogliamo ragionare per assurdo e dire che tutto quanto sopra è invece corretto, dovremmo dire che lei ha sbagliato e che non avrebbe dovuto portare la mozione in Consiglio.
Quindi per l’ennesima volta con il suo placet stanno scaricando la responsabilità su di lei. Speriamo almeno che ne sia consapevole, perché grazie a questo suo atteggiamento a rimetterci le penne è la popolazione“.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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