Da Caiazzo a Napoli ‘Pizza Mediterranea a 4 mani’ per sostenere la ricerca sul cancro: lunedì la presentazione
Grazie alla sinergia tra Franco Pepe, indiscusso “re” della pizza, e la dottoressa Michelina Petrazzuoli, nutrizionista per professione e soprattutto per passione, è nata la Pizza Mediterranea rientrante nel contesto dell’omonimo progetto che sarà presentato alle ore 11.30 di lunedì 20 dicembre presso la sede della fondazione “Salvatore – Spazio NA PHUB”, ubicata al civico 4 del viale Gramsci.
Progetto ideato dai nostri al precipuo fine di sostenere tangibilmente il lavoro di ricerca portato avanti dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, ma anche per promuovere la sana alimentazione, all’insegna dell’adagio “mangiar bene per stare bene”: le varie ricette della Pizza Mediterranea ideate da Franco Pepe e Michelina Petrazzuoli infatti pongono l’attenzione sul giusto equilibrio tra i macronutrienti (carboidrati, proteine e lipidi) presenti nella pietanza, equilibrandoli con l’aggiunta di fibra alimentare.
In tal modo si incide sui tempi di digestione e assimilazione, contribuendo a rendere la pizza un ottimo “piatto unico”.
Alla presentazione è stata annunciata la presenza di Roberta Buccino Grimaldi, presidente del Comitato Campania Fondazione AIRC; Franco Pepe, chef, erede-custode di un prezioso patrimonio di saperi legati all’arte della panificazione; Michelina Petrazzuoli, Biologa Nutrizionista; Marco Salvatore, Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca “IRCCS SDN” di Napoli, e Matteo Lorito, Rettore Magnifico Università degli Studi di Napoli Federico II.
Come riportato dal giornalista Marino Niola nella rubrica Venerdì di Repubblica “la pizza con Franco Pepe si fa ancora più mediterranea”.
Salute e ambiente vanno tutelati, sempre.
“Così è nato il Progetto Pizza Mediterranea, che nelle intenzioni di Pepe e della biologa nutrizionista Michelina Petrazzuoli, si propone di trasformare la margherita in un attivatore di comportamenti virtuosi.
Basti pensare che in media i cornicioni che vengono buttati ogni giorno della pattumiera equivalgono al 10% delle pizze sfornate.
Così i due hanno disegnato un piatto speciale con più scomparti, uno per contenere un dressing dove intingere i cornicioni.
E l’altro per accogliere una porzione di verdura da associare al disco fumante e fragrante.
Un menu funzionale che concilia le ragioni della bilancia e quella della coscienza, senza sacrificare il piacere”.
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