I giovani ricercatori, impegnati contro la lotta ai tumori cerebrali, saranno come sempre i protagonisti dell’evento. Ben 10mila euro la somma messa a disposizione anche quest’anno dalla Famiglia Palummo, che nel 2019 ha dato vita all’Associazione Carla Russo e all’omonimo premio. Sei le categorie che conferiranno il riconoscimento a ben 10 ricercatori.
Due saranno i primi premi, assegnati ai migliori ricercatori di età non superiore ai 40 anni. Tre i premi destinati ai giovanissimi, per le migliori tesi in: Laurea in Professioni Sanitarie; Laurea Magistrale; Scuola di Formazione, Dottorato o altra Scuola di Specializzazione.
Altri tre i premi destinati ai migliori ricercatori che hanno presentato i propri lavori nel corso del Convegno “Stato dell’Arte e prospettive della Neuro-Oncologia in Campania”, organizzato dal Premio Carla Russo e svoltosi a Pimonte lo scorso 18 e 19 giugno. Infine saranno due i premi consegnati ai migliori ricercatori che hanno preso parte al XXIV Congresso Nazionale AINO (Associazione Italiana di Neuro-Oncologia), con la quale si è attivata quest’anno una collaborazione ancora più stretta.
“Quest’anno abbiamo deciso di diversificare la struttura del Premio – ha affermato Luigi Mansi, coordinatore scientifico dell’Associazione – dedicando ampio spazio ai giovanissimi neo laureati, prime leve da formare e forgiare nella lotta contro i tumori, e suggellando un importantissimo sodalizio con l’AINO. Come rappresentante dell’Associazione Carla Russo uso l’indicativo e non il condizionale per dire che voglio dare speranza, stimolando la ricerca a trovare gli strumenti per sconfiggere la malattia; voglio dare forza al diritto alla salute dei cittadini campani che devono avere la possibilità di trovare nella loro regione le risorse e le competenze necessarie; voglio che in Campania nasca un polo scientifico e clinico di Neuro-oncologia in grado di interagire da protagonista con le più importanti strutture internazionali dove spesso lavorano, anche in posizioni apicali, nostri corregionali; voglio dare orgoglio e sostegno –ha concluso Luigi Mansi– a tutti gli operatori per combattere insieme fino a raggiungere i risultati auspicati”.