“Un miliardo di euro”. I pm di Milano e i 7 istituti svizzeri PRIME SENTENZE – Due istituti – il colosso Ubs e la piccola Pkb Privatebank – hanno già scelto il patteggiamento, versando in tutto circa 120 milioni di euro all’Italia
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Il 14 gennaio 2021 il gup di Milano Livio Cristofano ha firmato la sentenza contro la Pkb Privatebank SA. La banca svizzera degli industriali piemontesi Trabaldo Togna – fondata nel 1958 e di cui fa parte anche l’italiana Cassa Lombarda – ha subito la confisca di 1,8 milioni di euro. Un patteggiamento con la Procura che contesta alla banca di aver favorito il riciclaggio di denaro dall’Italia almeno dal 2012 al 2018. Non erano però i clienti ad andare in filiale. La società presieduta da Umberto Trabaldo Togna, si legge nella sentenza, “si avvaleva nel corso degli anni di almeno 20 dipendenti, che operavano in Svizzera e nel territorio italiano, sollecitando la sottoscrizione di rapporti con l’Istituto funzionali all’occultamento e al trasferimento di risorse finanziarie provento (almeno) di evasione fiscale da parte di clienti/contribuenti italiani”. C’è un caso, riportato nella sentenza contro Pkb, in cui si racconta nel dettaglio come il trasferimento di denaro oltreconfine fosse collegato a una bancarotta fraudolenta. Rosario Stellitano era titolare della Centralpelli Srl, azienda di produzione di pelle basata a Castelfranco di Sotto (Pisa): la società è fallita nel 2015, ma già tre anni prima lui, il manager di Pkb Stefano Maltese e un “relationship manager” non ancora identificato, avevano iniziato a svuotarla. La banca ha riciclato 300mila euro della Centralpelli Srl prima del fallimento, tutto spostato in Svizzera in contanti, impacchettato in buste di plastica a bordo di una Mercedes 320, col servizio di spallonaggio pagato il 2% della somma. Stesso costo quando il cerchio si chiudeva col cash consegnato in Toscana direttamente nelle mani di Stellitano. La colpa della banca? Non aver impedito, si legge nella sentenza, “la commissione di reati di riciclaggio di fondi di provenienza delittuosa… ripetuti nel tempo”.
Fondamentale, nella ricostruzione di questi rapporti, la miniera di informazioni ricavata dalle dichiarazioni all’Agenzia delle Entrate per le voluntary disclosure. I magistrati di Milano hanno potuto contestare alle banche il favoreggiamento del riciclaggio, visto che erano gli istituti ad attirare nei propri forzieri il nero degli italiani. Parallelamente, il Fisco ha potuto dimostrare che le stesse banche per anni hanno avuto una stabile organizzazione occulta in Italia: gli istituti non pagavano le tasse a Roma perché non avevano una sede legale e dicevano di non fare affari qui, ma la presenza di quei dipendenti (i relationship manager) che facevano la spola tra l’Italia e Lugano ha dimostrato il contrario. Conseguenze? Le 7 banche svizzere sono state sanzionate per quanto fatto in passato e costrette ad aprire una sede in Italia: d’ora in poi, se faranno utili, pagheranno le imposte anche a Roma.
FONTE:
DI MARCO GRASSO E STEFANO VERGINE
29 NOVEMBRE 2021
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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