Aversa. Roghi tossici: ‘focus’ di due professionisti sul grave fenomeno sociale
Oggi affrontiamo il problema generato dai continui incendi che si verificano in zone industriali del nostro territorio, interviene anche la dottoressa Iolanda Vassallo, psicoterapeuta e criminologa. Abbiamo ritenuto opportuno trattare questo tema perché ormai il fenomeno sta diventando davvero preoccupante ed é causa di seri rischi di salute per la comunità.
Intervento della dottoressa Cardillo.
Quando parliamo di incendi che avvengono nelle zone industriali, purtroppo, ci riferiamo ad un problema che ci riguarda molto da vicino. Tali incendi verificano oramai spessissimo. Interventi in materia e sulle aree interessate sono piuttosto urgenti e lo è anche una corretta informazione rivolta ai residenti sulle conseguenze sulla salute della nubi tossiche. Purtroppo la materia che regola gli incendi da un punto di vista legislativo è molto datata e carente.
Le principali disposizioni che disciplinano la prevenzione antincendio sui luoghi di lavoro si rintracciano nell’art. 46 del D.Lgs 81/08 “Prevenzione Incendi”. Esso affronta l’argomento seguendo linee di principio generali e introducendo il ruolo fondamentale del corpo dei Vigili del Fuoco, non solo a livello centrale ma anche periferico. In tal senso, assumono importanza strategica dal punto di vista funzionale ed operativo anche come nucleo territoriale preposto alla vigilanza e di supervisione.
Restano, comunque, le attribuzioni di responsabilità delle aziende, al datore di lavoro, ed al di là delle disposizioni generali di prevenzione infortuni descritte nellart.43; il Testo Unico si rifà integralmente al Decreto Ministeriale del 10 marzo 1998, che disciplina da diversi anni, con le dovute integrazioni, tutta la normativa di prevenzione incendi a cui le aziende di ogni grado e dimensione devono fare riferimento. In ogni caso, si attende da moltissimo tempo l’approvazione di un nuovo testo. Infatti, lo stesso corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, pubblicava non più tardi a novembre 2013, una nota informativa dal titolo :“Nuovo decreto ministeriale 10 marzo 1998 sulla sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro”.
Nell’attesa del testo, però, gli utenti venivano invitati a non prendere provvedimenti fino a che il nuovo decreto non fosse stato effettivamente pubblicato in GU. C’è da dire, inoltre, come nella recente revisione del D.Lgs 81/08 datata maggio 2014, sia stato inserito all’interno dei decreti cui il Testo Unico fa esplicito riferimento proprio il DM 10/03/1998.
Perciò risulta evidente che l’obiettivo del legislatore sia quello di confermare la validità normativa della normativa vigente, che viene di fatto inserita all’interno del panorama normativo che disciplina la Sicurezza sui luoghi di lavoro in Italia, diventando formalmente parte integrale e costitutiva del Testo Unico. Il legislatore ha voluto, in questo modo, da un lato non alimentare la continua diffusione di notizie riguardanti l’emanazione di nuove norme antincendio, e dall’altro ribadire come il DM 10/03/98 sia ad oggi ancora da considerare come l’unico punto di riferimento valido in materia.
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