Mondragone. Cacciatori di frodo scoperto dalle Guardie WWF e denunciati dai Carabinieri
Alle prime luci dell’alba di domenica 31 ottobre
2021, nel territorio di Mondragone (Caserta), sono stati scoperti dalla vigilanza venatoria ed ambientale del WWF Italia – nucleo provinciale di Caserta, e quindi denunciati, due cacciatori di frodo (di cui uno senza porto di fucile e senza licenza di caccia).
I Carabinieri Forestale di Roccamonfina, intervenuti sul posto perché chiamati dalle guardie del WWF, attraverso il numero di emergenza 1515, hanno quindi sequestrato armi, munizioni ed il richiamo elettroacustico vietato.
I due cacciatori di frodo, che stavano in esercizio venatorio nei pressi di un laghetto, sono stati deferiti alla Procura di Santa Maria Capua Vetere attraverso i Carabinieri Forestale intervenuti grazie alla chiamata al numero di emergenza eseguita dalle Guardie del WWF.
Esercitare la caccia senza licenza e senza porto di fucile è molto grave, soprattutto perché il prelievo della fauna selvatica diventa un vero e proprio FURTO ALLO STATO, in quanto la fauna selvatica è PATRIMONIO INDISPONIBILE DELLO STATO.
C’è da evidenziare, inoltre, che il REATO di utilizzo dei richiami elettroacustici è particolarmente grave per il danno alla natura, perché in questo modo i cacciatori di frodo con pochi colpi riescono ad abbattere un numero elevato di animali.
Molto spesso i cacciatori di frodo non segnano neanche gli animali selvatici uccisi sul tesserino venatorio regionale, per evitare di superare il numero del carniere giornaliero e di stagione venatoria permesso per ogni specie.
Anche questo è un passaggio importante perché il numero di animali da abbattere deve essere contenuto e deciso scientificamente, altrimenti le popolazioni di quegli animali tendono a ridursi a livelli troppo bassi e davvero pericolosi per la sopravvivenza delle stesse specie.
Solo per fare qualche esempio, la bibliografia scientifica degli ultimi anni sta mettendo in evidenza la sofferenza numerica di specie come la quaglia, l’allodola, la beccaccia, il moriglione, la marzaiola, la pavoncella e tante altre.
Il WWF Italia è parte del progetto SWiPE “Successful Wildlife Crime Prosecution in Europe”, finanziato dal programma europeo LIFE e mirato a rafforzare il contrasto ai crimini contro la natura tramite la collaborazione diretta con magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e tutti coloro che hanno un ruolo attivo nelle azioni di investigazione e persecuzione di questi odiosi crimini.
Si coglie l’occasione per ringraziare l’Arma dei Carabinieri, specialità Forestale.