Caserta. Policlinico, lavori infiniti: argute considerazioni di un attento lettore
La domanda sorge spontanea: perché nella stessa zona si sono potute costruire centinaia di abitazioni? Perché l’attuale amministrazione non ha bloccato i lavori continuando a concedere appalti?
A ciò si aggiunge anche l’annoso problema della qualità dell’aria, visto che il manufatto si trova a poche centinaia di metri da ben tre cementifici che insistono nell’area compresa tra San Clemente e Maddaloni. Non vorremmo, a questo punto, assistere a un nuovo stop dei lavori, dovuto questa volta a problematiche ambientali e non giudiziarie, che possano compromettere in modo irreversibile la realizzazione del Policlinico.
Passando alla trattazione del Belvedere di San Leucio, anche qui non mancano le dolenti note.
Infatti a fronte di molteplici promesse fatte, anche in merito alla sicurezza, ha fatto seguito solo qualche aggiusto di modesta entità, lasciando il complesso monumentale alla mercé dei vandali di turno, stanziali e non.
Dei lavori di riqualificazione radicale promessi nemmeno l’ombra, nonostante la pubblicazione di varie gare ad hoc.
Il progetto di riqualificazione del Belvedere di San Leucio dovrà essere prioritario e monitorato costantemente dalla comunità leuciana in primis, onde evitare che le lungaggini burocratiche e l’incapacità di qualche amministratore pro tempore, non facciano si che venga di nuovo caratterizzato dall’oblio, e non utilizzato dal ns. territorio come strumento di rinascita comune.
Sperando che questi lavori siano portati a termine il prima possibile, perché tutti sono bravi nel fare promesse, il problema è chi, se e quando, sarà foriero di fatti concreti”.