4 Ottobre, festa di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia: auguri ai festeggiati cioè agli italiani
Basterebbe solo attenersi al “Cantico delle Creature” (o di Frate Sole) per vivere onestamente -senza altri codici, leggi, tribunali e Grete“-praticando quella carità sempre perseguita da Francesco (nome mutuato, non certo per caso, anche dal pontefice “venuto dall’altro capo del mondo”), nato nel 1182 ad Assisi, come ricorda nel suo “Almanacco” la Chiesa di MIlano, da una famiglia della nascente borghesia.
Dopo una vita giovanile spensierata e mondana, ispirata all’ideale cavalleresco, Francesco si convertì al vangelo, che visse con radicalità -“sine glossa”- in povertà e letizia, seguendo il Cristo povero, umile e casto, secondo lo spirito delle beatitudini, Francesco d’Assisi concluse la sua breve quanto travagliata e proficua per il prossimo esistenza terrena nella serata del 3 ottobre 1226, a soli 44 anni.
Il 16 luglio 1228 -ricorda sempre la Chiesa del Duomo per antonomasia- papa Gregorio IX, alla presenza della madre Pica e di altri parenti, del vescovo di Assisi che lo aveva accolto, nudo, sotto il suo mantello, lo iscriveva nell’albo dei santi.
A lui si ispirano diverse famiglie religiose maschili e femminili che da lui prendono il nome.
Pio XII, il18 giugno 1939, lo ha proclamato (insieme a Santa Caterina, ndr.) patrono d’Italia.
Peccato davvero che non sia bastato a renderlo esempio da emulare soprattutto (vox populi) da parte dei tanti politicanti che, non di rado spudoratamente, pensano solo agli affari propri… e a quelli delle proprie “cricche”…
Cantico delle creature
«Altissimu, onnipotente, bon Signore, tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimu, se konfàno et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo qual è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu, per lo quale ennallumini la nocte, et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore, et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli che ‘l sosterrano in pace, ca da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’ mi’ Signore per sora nostra morte corporale, da la quale nullu homo vivente pò scappare: guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;
beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati, ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate et benedicete mi’ Signore’ et ringratiate et serviateli cum grande humilitate».
(Versione in italiano corrente)
«Altissimo, Onnipotente Buon Signore, tue sono le lodi, la gloria, l’onore e ogni benedizione.
A te solo, o Altissimo, si addicono e nessun uomo è degno di menzionarti.
Lodato sii, mio Signore, insieme a tutte le creature, specialmente per il signor fratello sole, il quale è la luce del giorno, e tu tramite lui ci dai la luce. E lui è bello e raggiante con grande splendore: te, o Altissimo, simboleggia.
Lodato sii o mio Signore, per sorella luna e le stelle: in cielo le hai create, chiare preziose e belle.
Lodato sii, mio Signore, per fratello vento, e per l’aria e per il cielo; per quello nuvoloso e per quello sereno, per ogni stagione tramite la quale alle creature dai vita.
Lodato sii mio Signore, per sorella acqua, la quale è molto utile e umile, preziosa e pura.
Lodato sii mio Signore, per fratello fuoco, attraverso il quale illumini la notte. Egli è bello, giocondo, robusto e forte.
Lodato sii mio Signore, per nostra sorella madre terra, la quale ci dà nutrimento e ci mantiene: produce diversi frutti, con fiori variopinti ed erba.
Lodato sii mio Signore, per quelli che perdonano in nome del tuo amore, e sopportano malattie e sofferenze.
Beati quelli che le sopporteranno serenamente, perché dall’Altissimo saranno premiati.
Lodato sii mio Signore per la nostra sorella morte corporale, dalla quale nessun essere umano può scappare, guai a quelli che moriranno mentre sono in peccato mortale.
Beati quelli che troveranno la morte mentre stanno rispettando le tue volontà. In questo caso la morte spirituale non procurerà loro alcun male.
Lodate e benedite il mio Signore, ringraziatelo e servitelo con grande umiltà».
(Fonti: https://www.chiesadimilano.it/almanacco/santo-del-giorno/sdg-anno-a-2019-2020/san-francesco-dassisi-patrono-ditalia-3-330603.html – https://it.wikipedia.org/wiki/Cantico_delle_creature – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)