Class(h) di Andrès Pachon
Nuovi rapporti tra immagini e tipologie: Class(h), prima personale italiana dell’arista spagnolo Andrès Pachon alla Shazar Gallery
NAPOLI – La Shazar Gallery in via Pasquale Scura presenta giovedì 30 settembre dalle ore 16 presenta Class(h), prima personale italiana di Andrès Pachon.
Il progetto commissionato all’artista spagnolo dalla galleria napoletana è una nuovissima e esclusiva visualizzazione sperimentale possibile grazie ad una Intelligenza Artificiale. L’opera rinnova e implementa un lavoro precedente AbstractMachine (2020) acquisito dal Museo Nazionale Reina Sofía.
Negli spazi della galleria il pubblico potrà interagire e “entrare dentro” la “scatola nera”, una videoinstallazione interattiva. La stessa macchina utilizzata per il riconoscimento, la classificazione e la generazione di immagini dell’Archivio della Biblioteca Pubblica di New York.
Attraverso diversi dispositivi e un software, creato esclusivamente per la Shazar, Pachon ha ottenuto immagini multiple che rivelano la modalità di esplorazione dell’Intelligenza Artificiale.
In Class(h) le fonti visive originali dell’archivio non sono mai presenti, appaiono invece figure generate da un’Intelligenza Artificiale che ha “imparato” a rappresentare i caratteri latenti dell’archivio, concentrandosi sulle peculiarità visive che associa alle differenti categorie (Classi o Cluster).
Svelando processi che sono solitamente oscurati e non apertamente visibili, Pachon instaura nuovi rapporti tra immagini e tipologie. Il software interattivo e i 20 pannelli fotografici che compongono Class(h) consentono a queste rappresentazioni di acquisire un carattere evocativo e di esplorare l’associazione di nuove idee oltre i codici prestabiliti.
Class(h) sarà visitabile fino al 30 novembre dal martedì al sabato dalle ore 14.30 alle 19.30 o su appuntamento. La prenotazione è possibile su tutti i canali ufficiali della Shazar Gallery.
Andrés Pachón (Madrid, 1985) Negli ultimi anni la sua pratica visiva si è concentrata sulla costruzione dell’immaginario coloniale attraverso l’utilizzo di archivi fotografici di antropologia ed etnografia. In questo contesto, ha sviluppato il suo lavoro attraverso collaborazioni con istituzioni come il Musee du Quai Branly di Parigi, Museo Nationale di Antropologia di Madrid e Archivio fotografico del Museo d’Arte di Lima (MALI) in Perù. Il suo lavoro riflette sulla costruzione della conoscenza attraverso fotografia, stabilendo relazioni tra le pratiche del XIX e XX secoli e gli usi attuali della tecnologia. Dal 2010 il suo lavoro è stato esposto in diverse gallerie e luoghi d’arte internazionali come Museo Nacional de Antropologia di Madrid (Spagna), Museu Nacional de Etnologia a Lisbona (Portogallo), MUSAC a Leon (Spagna), La Nau a Valencia (Spagna), o Gaîté Lyrique a Parigi (Francia). In questi anni ha ricevuto vari premi e borse di studio, come Leonardo Grant BBVA Foundation a Ricercatori e Creatori Culturali nel 2019, Comunidad de Madrid Visual Art Grant nel 2017, Transvisiones 2015, ARCO/BEEP Electronic Art Award in ARCOmadrid 2014. Le sue opere sono in diverse collezioni internazionali, come la Collezione Museo Reina Sofía, Collezione Pilar Citoler, Collezione Jozami, Collezione CA2M Art Center, Museo MEIAC Collection o BEEP Electronic Art Collection.
(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)