AppARTEngo Festival 2021
Oltre i confini lucani per unire idealmente le comunità in un sogno collettivo con AppARTEngo Festival
SICIGNANO DEGLI ALBURNI (SA) –– Nella frazione Galdo degli Alburni lo scorso 28 agosto è iniziato Vita e tradizione, primo evento satellite extra regionale di AppARTEngo Festival 2021.
Il Festival Internazionale di Arte Pubblica, giunto oggi alla sua quinta edizione, ha infatti varcato i confini della regione natale, la Basilicata, arrivando in Campania: qui si fermerà fino al prossimo 20 settembre, grazie all’organizzazione dell’Associazione Appartengo E.T.S., al sostegno del Comune di Sicignano degli Alburni, del Comune di Stigliano, della Regione Basilicata, dello sponsor tecnico Caparol e alla curatela di Alessandro Suzzi.
Con i piedi qui, con la testa nel mondo. Forte del mantra che l’accompagna sin dalla nascita, nel 2017, a Stigliano in provincia di Matera, AppARTEngo Festival sta piano piano conquistando con il suo legame e con le più diverse forme d’arte contemporanea tutti i piccoli borghi e le città limitrofe: da Gorgoglione a Rotondella a Montalbano Jonico, oggi Sicignano degli Alburni non è, tuttavia, solo l’ennesimo comune che si aggiunge alla lista, ma è soprattutto il primo passo verso un traguardo importante. Quello, cioè, di realizzare un Festival Itinerante di Arte Pubblica per il 2022, una vera e propria carovana che attraverserà i piccoli comuni e borghi delle aree interne d’Italia i quali, rispondendo a una call che partirà ad ottobre 2021, potranno riaccendere una scintilla di luce e bellezza per illuminare la loro (e nostra) eredità più grande.
Vogliamo unire idealmente le comunità in un sogno collettivo e partecipato che guarda all’arte come opportunità per rileggere mondi antichi in cui sono stratificati gli umori del Tempo – ha dichiara Pietro Micucci, ideatore e project manager AppARTEngo Festival – Abbiamo sete di incantamento, di ritrovare la Bellezza perduta, come “il tempo perduto” di proustiana memoria. Le aree interne, come edifici in disuso, aspettano nuova linfa con le energie silenti di chi le abita. I piccoli borghi non vogliono che venga cancellata una civiltà secolare e chi ne fa memoria. Il mio paese, Stigliano, capofila del Festival, sceglie di condividere un progetto perché tutti insieme, con i tanti artisti internazionali che collaborano con noi, si possa riaccendere la scintilla di luce e bellezza per illuminare la nostra eredità più grande. Lì, infatti, “dove sono vissuti i fratelli”, vivono le nostre origini: racchiuse nelle piazze, nelle chiese e nelle pale d’altare. Da molto tempo manca il suono della festa, manca la trombettina che dice “di noi” insieme, “di noi” comunità. Il passato è lì in attesa dietro l’angolo e chiede di unirci per non perderci».
Non è dunque un caso che il piccolo borgo salernitano ospiti quella che è a tutti gli effetti la prima, vera contaminazione della kermesse lucana con il territorio nazionale: per buona parte inserito nel Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni, il comune di Sicignano degli Alburni, che oltre a Galdo degli Alburni comprende anche Castelluccio Cosentino, Scorzo, Terranova e Zuppino (oggi parte della Comunità Montana degli Alburni), vanta infatti un incredibile patrimonio naturalistico e rurale. Qui pratiche come l’agricoltura e l’artigianato sono rimaste intatte, come protette dall’incedere del tempo, e sempre qui le tradizioni antiche e le storie del passato che hanno plasmato l’immaginario comune e collettivo non potevano che entrare in piena sinergia con le attività e il linguaggi artistici contemporanei proposti da AppARTEngo Festival.
Ogni forma d’arte può rappresentare la realtà, la tradizione e la cultura di un luogo – commenta Giacomo Orco, Sindaco di Sicignano degli Alburni – e dunque unire l’arte contemporanea con la storia di Galdo degli Alburni, il piccolo Borgo fondato dai Longobardi, è sicuramente interessante e innovativo. Vogliamo promuovere il nostro territorio valorizzando i borghi, i monumenti e i tanti percorsi naturalistici che circondano il nostro comprensorio degli Alburni. AppARTEngo è una piccola finestra che si affaccia sul mondo odierno. Dal 28 agosto Sicignano vuole aprire le porte all’arte e al turismo.
Un rapporto di collaborazione e amicizia, quello fra AppARTEngo Festival e il comune salernitano, che si instaura sulla condivisione di valori, intenti e strategie: senso di appartenenza e di dedizione verso la propria terra, oltre che visione dell’arte nella sua declinazione di interventi site & community specific, come percorso privilegiato per la valorizzazione e la rivitalizzazione del territorio, oltre che come occasione di incontro. Un sodalizio creativo, dunque, che nei prossimi cinque anni porterà la crew di AppARTEngo Festival a contaminarsi con il territorio e qui, nel tessuto sociale e urbano di ciascuna delle cinque frazioni del comune salernitano, restituire nuove opere di Arte Pubblica.
Alessandro Suzzi, direttore artistico di AppARTEngo Festival 2021, commenta così Vita e tradizione: Storie di vita e tradizioni: può sembrare banale, ma la magia scaturita da questo luogo e dalle persone che lo abitano, le tradizioni locali e i riti ad esse connessi, ci hanno spinto ad iniziare il nostro nuovo percorso in Campania partendo proprio da queste basi. Ed è questo ciò di cui vogliamo parlare a Galdo degli Alburni. Come direttore artistico ho quindi scelto di dialogare con artisti capaci di intraprendere una ricerca approfondita sui luoghi, sul contesto, sulle tradizioni e soprattutto in grado di veicolare il proprio messaggio attraverso uno stile versatile, capace in maniera altruista di entrare in simbiosi con il territorio. Artisti che, come antropologi, potessero esprimersi attraverso un’iconografia sicuramente personale ma mai prigioniera del proprio percorso artistico e soprattutto capace di parlare, con estrema naturalezza, delle sensazioni scaturite dall’incontro con questi luoghi.
La line up di Vita e territorio si presenta così ricca di partecipazioni nazionali e internazionali: l’emiliano Basik, pioniere dell’arte pubblica italiana che, ispirandosi a tratti distintivi della cultura popolare, dell’immaginario religioso e del simbolismo, crea opere dal forte impatto estetico, capaci di entrare in simbiosi con il contesto in cui le realizza, è stato il primo ad avere aperto le danze nel borgo campano. A lui seguono il modenese Luca Zamoc, pittore muralista dalle elevatissime abilità tecniche, capace di narrare attraverso l’ utilizzo di molteplici stili pittorici, il pugliese Daniele Nitti HOPE, che con la sua personalissima iconografia è capace di creare delle allegorie ricche di suggestione, e il Duo Amazonas, muraliste argentine di base a Madrid che attraverso il loro stile figurativo riescono a ritrarre le persone e le loro caratteristiche attraverso il dialogo diretto con le stesse .
(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)