G. Alviti: basta degrado a pizza Garibaldi di Napoli
Napoli – Con la presente nota si vuole sottolineare l’urgenza avvertita dai cittadini partenopei a che siano attuati con concretezza e sollecitudine provvedimenti incisivi e non meramente propagandistici atti a ripristinare la sicurezza e la vivibilità in una area critica della città di Napoli: Piazza Garibaldi. Fulcro storico della città di Napoli, importante spazio urbano, centro nevralgico e punto di arrivo di turisti e pendolari, recentemente oggetto di un progetto una radicale riqualificazione urbana da parte della Amministrazione comunale, ancora oggi la Piazza Giuseppe Garibaldi e le aree ad essa adiacenti restano sinonimo di abbandono ed illegalità, teatro di diffusi episodi di microcriminalità, “TERRA DI NESSUNO”. Più volte, nell’interesse dei residenti e degli esercenti attività commerciali e turistiche, ci si è visiti costretti a sporgere reclami, sollecitare l’intervento di autorità competenti, ma contestualmente si è potuta solo constatare reiterata inerzia e indifferenza del Comune di Napoli che, dopo aver annunciato l’adozione di misure di sicurezza a tutela della legalità e della incolumità dei cittadini, in realtà nulla di concreto e definitivo ha posto in essere se non impedire sporadicamente l’esercizio abusivo di attività di giuoco illegali o di scommessa, altra piaga affliggente la zona, che, ancora oggi, tuttavia, resiste. Nessuna valida misura è stata programmata ed attuata per contrastare la dirompente microcriminalità che, come è noto, si estrinseca prevalentemente nell’arte del borseggio, di cui la zona costituisce una vera e propria scuola: soprattutto alcun controllo si è mai realmente effettuato nei vicoli adiacenti ove si consumano prevalentemente le condotte illecite di cui sopra ad opera di soggetti, per lo più immigrati clandestini, che con estrema facilità raggiungono la piazza e lì si dileguano, forti dell’assenza di controlli. Le autorità di polizia locale, seppur formalmente incaricate di presidiare la zona, si sono sempre limiate a sporadici servizi di ronda. Occorrerebbe, invece, non solo predisporre interventi tempestivi ma anche eseguire costanti controlli sui soggetti immigrati, extracomunitari che soggiornano per lo più senza regolare permesso, senza fissa dimora, senza alcuna (lecita) attività lavorativa!. Non può non considerarsi, infatti, che la microcriminalità, oltre a danneggiare l’immagine della città ed a minare la incolumità dei cittadini, ha un effetto particolarmente dirompente sui soggetti economicamente più deboli e provati dalla crisi economica in corso, per i quali un furto può avere conseguenze estremamente negative. Analogamente, non sono state pianificate misure contro il degrado urbano in cui soffoca la piazza e che deprezza il valore degli immobili, né si sono registrate azioni tese a colpire le vendite abusive e senza licenza realizzate ancora soprattutto da immigrati che, alimentando il mercato del falso, minano il principio della libera concorrenza ed esasperano i commercianti. Basta fare un giro nella piazza Garibaldi per potersi imbattere immediatamente in venditori abusivi, teli stesi a terra con prodotti di marche contraffatte. L’etichettatura non esiste o comunque è palesemente falsificata. Offerte in bella mostra, si notano borse, cinture, occhiali da sole, maglieria e abbigliamento dalle note marche, perfettamente riprodotte ad immagine e somiglianza degli originali. E’ chiaro che si tratta di contraffazione, ostentata sotto gli occhi di tutti! Ma c’è di più! I proifli di illiceità di connotano tali operazioni abusive dovrebbero suscitare particolare allarme e necessità repressiva considerato che con ogni evidenza celerebbero anche fattispecie di riciclaggio. A questa situazione si aggiungono i “mercatini di immondizia”, il nuovo ed inattaccabile mercato della Napoli straniera: secondo una ritualità ormai ben definita e purtroppo nota, intorno alle ore 8,30 del mattino vengono prelevati indumenti e oggetti usati negli appositi cassonetti dell’immondizia che poi – manco a dirlo- senza alcuna disinfezione vengono esposti per la vendita su teli adagiati al suolo, sovente in prossimità degli esercizi di ristorazione che costeggiano la piazza. I ristoratori e gli albergatori per primi ne subiscono gli effetti negativi, creandosi un ambente sudicio e malsano che certamente scoraggia l’avvento e la permanenza dei clienti. L’ omesso controllo da parte di tutte le autorità competenti non può essere una svista alla napoletana. Il mancato intervento implica un accrescimento e rafforzamento del lato oscuro di Napoli. Quanto descritto fotografa soltanto alcuni degli aspetti del degrado di cui è piena la zona della Ferrovia, di tal che ci si chiede come sia possibile che tutti questi illeciti non siano frenati, come sia possibile che la Polizia presente sul luogo resti inerte innanzi a tale scempio. Guardare senza agire è simile ad un avallo, la violazione di un dover
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