Napoli. Due scimmiette sud americane accolte e curate amorevolmente allo Zoo
Canvet e Pitaya e Axe e Bacana sono scimmiette
rispettivamente della specie Cappuccina e Uistiti, arrivate un mese fa allo zoo partenopeo.
Agosto allo Zoo di Napoli con i primati del Sud America: due coppie di scimmie Cappuccine e Uistitì hanno trovato casa, accolte e curate grazie alla collaborazione con il centro olandese AAP, acronimo di Animal Advocacy and Protection.
I piccoli primati del Sud America si sono subito ambientati. Arrivati solo un mese fa, allo Zoo di Napoli, sono stati accolti nelle nuove aree appositamente realizzate dallo staff per ospitarli al meglio.
Si tratta in particolare di scimmie, Cappuccine e Uistitì, che come altri animali ospiti allo Zoo sono stati confiscati perchè tenuti illegalmente da privati.
Non è la prima volta che lo zoo partenopeo svolge un ruolo primario nell’accoglienza di animali confiscati, grazie alla collaborazione pluriennale con il centro AAP, che ha sede in Olanda e in Spagna.
Si tratta di animali in difficoltà che provengono nella maggior parte dei casi da confische per maltrattamento, come nel caso della pantera Moro, del caracal Akiles, della famiglia di Macachi.
La nuova area è stata progettata di concerto con i responsabili del centro Olandese per garantire ai piccoli ospiti le migliori condizioni di permanenza nella struttura napoletana.
Le due scimmie cappuccine, rispettivamente delle specie Sapajus apella e Sapajus libidinosus, si chiamano Canvet e Pitaya.
Axe e Bacana sono due uistiti dai pennacchi bianchi (Callithrix jacchus). Appartengono alla classe dei Primati il cui habitat originario è rappresentato dalle foreste del Sudamerica.
Specie che purtroppo sono comunemente commercializzate e detenute illegalmente, che per fortuna in questo caso hanno avuto una seconda possibilità di vita e benessere, accolte nel miglior modo da veterinari e keeper dello zoo.
Canvet si sa che è stato trovato in un gabbia per cani accanto a un bidone della spazzatura a Barcellona, Spagna, e portato al quartier generale della Guardia Civil e in seguito al centro specializzato di Almere.
Pitaya invece è stato confiscato a un proprietario privato dalle autorità francesi e successivamente trasportato ad Almere.
Una specie delicata, questi animali: hanno bisogno di cure costanti, arricchimenti ambientali e cibi specifici per rimanere in peso, come frutta, semi, vermi, eccetera.
Axe e Bacana sono stati invece confiscati dalle autorità a un proprietario privato in Spagna e trasportati ad AAP Primadomus (Spagna) e poi ad Almere. Gli uistitì vanno nutriti tre o quattro volte al giorno, con cibo tagliato è piccoli pezzi. Vivono sugli alberi e non scendono spesso a terra se non per il cibo. Sono eccellenti arrampicatori e prediligono i rami fitti della vegetazione.
(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)