Ora d’aria nella canicola: così il carcere si trasforma in una tortura
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Lo so, il mio ritmo è incalzante, la mia è una voce ostinata, un urlo contro il silenzio. Lo so che tanti populisti e giustizialisti mi vorrebbero con loro, con i detenuti, sulla graticola. Una destra pistolera, fascistoide e antidemocratica non vuole rispettare la Costituzione né l’ordinamento penitenziario. Ma gli altri che tacciono e omettono, dimostrando tutta la loro pavidità, mi preoccupano allo stesso modo. Nel carcere, in questo luogo senza tempo, il dettato costituzionale assegna alla pena una funzione rieducativa, non afflittiva o vendicativa. Il carcere è un luogo in cui i sentimenti, le emozioni, le passioni di una persona sono messe a dura prova. Qui gli spazi ricavati tra edifici impersonali, le dotazioni igienico-sanitarie insufficienti nelle celle, i colloqui con familiari e figli non tutelano dignità e affettività dei reclusi. Perché allora, nelle carceri, non si applicano almeno le circolari del Dap che chiedono di adottare alcune misure per migliorare le condizioni detentive nella stagione estiva?
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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