Calcio. Varie società hanno chiesto l’iscrizione alla Serie D: c’è anche la Casertana
Le settimane maggiormente bollenti sembrano essere alle spalle, ma adesso le formazioni escluse dai campionati professionistici (Chievo, Carpi, Sambenedettese, Novara e Casertana) dovranno fare i conti con un futuro tutto da scrivere.
I sindaci di Novara, Caserta, Verona e San Benedetto del Tronto hanno fatto richiesta alla Figc per l’iscrizione in sovrannumero in Serie D di Chievo, Novara, Casertana e Sambenedettese.
D’Agostino al riguardo non si è dato ancora per vinto. Il 6 settembre prossimo, infatti, il patron rossoblù proverà un ultimo assalto sperando che la camera di consiglio del Tar del Lazio valuti positivamente le istanze presentate e respinte in sede di procedimento monocratico, sia per quella principale (riammissione in serie C) che quella subordinata, ovvero la conservazione del titolo sportivo eccependo l’illegittimità dell’articolo 52 delle Noif della Figc.
Chievo riparte in D? Ecco l’ok della FIGC, la società del Chievo Verona, ha ufficialmente chiesto alla Figc, applicazione dell’articolo 52 delle Noif per garantire, dopo la mancata iscrizione del Chievo alla B, la partecipazione in sovrannumero alla prossima Serie D di una nuova compagine societaria. A guidarla ex del Chievo, in primis Pellissier.
La Figc ha dato il suo assenso, eccezione alla regola visto che Verona è già presidiata da Hellas e Virtus. E intanto la Figc ha fissato in mezzo milione di euro i costi per la ripartenza, 400mila per il Novara, 350mila per la Sambenedettese e 300mila per la Casertana.