L’infiorata per San Giacomo
Infiorata, prima realizzazione porticese del Tappeto Mondiale Giacobeo esposta domenica 25 luglio al chiostro del convento di Sant’Antonio
di Stanislao Scognamiglio
PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Fervono i preparativi per l’allestimento della prima realizzazione porticese del Tappeto Mondiale Giacobeo. Come già annunciato, l’evento si terrà la prossima domenica 25 luglio, nella ricorrenza della solennità religiosa dell’apostolo San Giacomo il Maggiore, all’interno del recinto del classico chiostro del convento di Sant’Antonio, in via dell’Università.
L’iniziativa galiziana, per promuovere nel mondo il Cammino di Santiago, è stata indetta in occasione dell’Anno Santo Giacobeo 2021, festività che si celebra tutti gli anni in cui il 25 luglio cade di domenica.
Il gruppo di valenti infioratori del Comitato Cappella San Ciro è quindi pronto per questa nuova performance. Sotto la minuziosa guida del maestro infioratore Angelo Di Napoli, il gruppo realizzerà il disegno proposto dalla Comisión Gestora de Entidades Alfombristas del Camino de Santiago.
Su uno sfondo arancio, racchiusi in una cornice verde, saranno riprodotti i simboli, cuciti sui mantelli o sui cappelli, segni di riconoscimento dei pellegrini “Giacobei” o “Peregrini”, che intraprendono il cammino per Santiago di Compostela per visitare e onorare la tomba dell’apostolo martire, morto decapitato con una spada a Gerusalemme tra il 41 e il 44 d.C.:
- la Cruz de Santiago, Croce di Santiago, nella parte superiore presenta una foggia à la fleur de lis, mentre quella inferiore si allunga fino ad appuntirsi all’estremità. La Croce, di colore rosso su sfondo bianco, rappresenta una spada con un’elsa “a giglio”, simbolo del rigore morale e dell’onore senza macchia dell’apostolo;
- la concha o Conchiglia di Santiago o pettine di mare o pettine di San Giacomo è costituita dalle valve della capasanta. Il guscio della capasanta, simbolo di vita, rinascita e purificazione, inoltre assolve alla funzione di bicchiere e attesta il cammino effettuato;
- il botafumeiro, il grande incensiere presente nella cattedrale di Santiago di Compostela, dal quale si sprigiona una nuvola di fumo profumato. In passato utilizzato prevalentemente per coprire i forti odori emanati del corpo dai pellegrini che stipavano la cattedrale, solo di recente ha assunto la propria funzione.
I padri della comunità dei Frati Minori Conventuali, Claudio Joris, Roberto Sdino, Mario Ravanni invitano la cittadinanza a onorare San Giacomo Il Maggiore, attraverso la visita all’artistico tappeto, allestito ai piedi dell’altare innalzato nel chiostro, e nell’unirsi nella preghiera con la celebrazione della Santa Messa domenicale.
Infioratori italiani e di tantissime altre città di diverse nazionalità, idealmente uniti da una rete, realizzeranno Il Tappeto Mondiale Giacobeo.
Ma come nasce la rete? A tal fine si riporta quanto pervenuto dall’amico argentino Eduardo Carbone, esperto infioratore, storico dell’infiorata, curatore e amministratore della pagina Facebook Infiorata & Artistic Carpets International Network
Dall’Italia alle reti mondiali, un camino che unisce.
Un viaggio nel tempo ci porta a Poggio Moiano, in provincia di Rieti, nel 2001 in occasione della festa del Sacro Cuore con le tradizionali infiorate. Occasione in cui si è svolto il primo incontro e concorso nazionale delle infiorate, con 27 paesi presenti con le loro delegazioni di infioratori italiani dopo di che il paese vide la nascita della prima rete italiana di maestri infioratori, l’Associazione Nazionale delle Infiorate Artistiche Infioritalia con l’attuale presidente Andrea Melilli, ideatore e promotore anche della rete “Città delle Infiorate” a livello comunale in Italia.
L’anno seguente, nel 2002 a Fabriano, in provincia di Ancona, il Comune e gli infioratori del tradizionale Palio di San Giovanni Battista, hanno realizzato la prima rassegna internazionale L’Europa infiora Fabriano, con l’esibizione di quadri infiorati di delegazioni europee, esperienza che si ripeterà nel 2004. Precursori di rassegne internazionali e luogo dove inizia ad emergere la necessità di costruire una rete a livello mondiale.
Nello stesso anno a Pietra Ligure, in provincia di Savona, il Comune con la collaborazione dell’Associazione di volontariato Circolo Giovane Ranzi, iniziano ad organizzare quello che diventerà dopo una triennale di rassegna internazionale delle infiorate artistiche Pietra Ligure in Fiore con l’adesione di Infioritalia e di Città delle Infiorate. Attualmente è considerato il festival più rilevante al mondo per l’alto livello artistico e per la quantità dei partecipanti provenienti da tutta Italia e da paesi stranieri.
Nel 2006 si realizza un’incontro fuori dell’Italia a La Orotava nell’isola di Tenerife ma con caratteristiche diverse. Si radunano non solo infioratori ma anche artisti tappetari aprendo la strada ad una visione artistica diversa a quella dell’infiorata, con una prospettiva più spagnolizzante e centroamericana, non solo nell’uso di materiali naturali oltre al fiore, ma verrà anche associata concettualmente all’arte effimera, centrandosi più nella temporalità delle opere piuttosto che nella loro materialità o motivazione. Si realizza contemporaneamente un congresso che permetteva mettere in confronto le diverse realtà e tematiche nel mondo, format che si ripeterà negli anni in altre località del mondo quali, Huamantla, Ponteareas, Barcellona, Roma, Noto, Elche de la Sierra.
Nel 2012 un gruppo di delegazioni spagnole si incontrano per creare una rete, l’allora chiamata Comisión Gestora Internacional de Arte Efimero con sede a Barcellona, Spagna.
Nel 2014 uno di questi congressi si svolge a Roma ed Infioritalia, oggi organizzazione di rilievo internazionale come spazio di arte e di condivisione con altre realtà al mondo, insieme alla Pro Loco di Roma, organizzano anche una mostra artistica e devozionale in onore a SS Pietro e Paolo alle porte del Vaticano sulla via della Conciliazione, l’evento più rilevante al mondo storicamente fino ad oggi.
Come rappresentante dell’Argentina nel congresso, Eduardo Carbone, espone una mappa che individualizza i siti rilevati nel mondo dove si realizzano infiorate e tappeti artistici. Piattaforma multimediale e di ricerca tuttora in permanente aggiornamento, funzionale non solo per capire qual è la situazione mondiale in questa materia ma anche come supporto per poter creare eventuali nuove reti internazionali. Con lo scopo di mettere in rillievo e salvaguardare la tradizione di quest’antica arte nel mondo, configura una sorta di osservatorio internazionale basato nella ricerca e diffusione di quello che accade intorno a questa materia.
Nello stesso anno, dopo l’incontro di Roma, e puntando nell’utilizzo di reti sociali, crea anche un gruppo Facebook Infiorata & Artistic Carpets International Network, trattandosi della prima rete virtuale delle infiorate e tappeti artistici e devozionali nel mondo, diventando uno spazio interattivo d’incontro tra infioratori ed interessati in questa materia a livello internazionale.
Il gruppo è collegato alle pagine Facebook di ricerca e divulgazione, quali Infiorata International Network ed Artistic Carpets International Network, quest’ultima dedicata ai tappeti realizzati con materiali naturali oltre ai fiori.
Nel 2016 insieme a Miguel Angel Garcia Correa di Ponteareas, Spagna, creano un’altra rete di tipo tematica che riguarda le tecniche e materiali di utilizzo tramite il Whatsapp collegando alcuni infioratori nel mondo. Ma la svolta in materia di reti viene di seguito con la creazione di un’altro progetto celebrativo, ideato da Garcia Correa insieme ad altri infioratori della Galizia nel 2019 per l’Anno Santo Giacobeo del 2021, valendosi dell’idea di creare una rete internazionale di luoghi dove realizzano infiorate e tappeti artistici che vogliano unirsi in un’azione comune per promuovere il Camino di Santiago ed il territorio galiziano.
Dall’inizio dell’idea ad oggi per il progetto del Camino di Santiago sono passati diverse situazioni. Da un punto di vista organizzativo il supporto tecnologico è servito per poter gestire tutto tramite le reti. Il processo è stato molto impegnativo; sopratutto nell’individuare e convocare i gruppi di artisti nel mondo, poi la scelta del bozzetto e tutta la promozione e comunicati stampa, tra tante altre attività legate a questo tipo di progetto. La novità è stata la massiva risposta positiva a questa iniziativa.
Le delegazioni aderenti alla rete hanno contribuito in modo partecipativo creando una dinamica comunicativa tra di loro poco usuale, legata ai nostri tempi grazie anche all’uso della tecnologia che contribuisce a riformulare certi schemi del passato. La rete si collega sopratutto via Whatsapp tutto il tempo, in tutto il mondo ed in qualsiasi momento senza una strutturazione di tipo associazionista tradizionale. I suggerimenti e partecipazioni sono una costante, anche lo stimolo per confrontarsi nelle tecniche e materiali che utilizzano oppure nel condividere le loro opere.
Oggi, la rete consta di più di 250 località nei cinque continenti ed alcune di loro riuscirano a realizzare il prossimo 25 luglio un tappeto uguale in ogni località, un modo simbolico per unirsi al Camino di Santiago.
Finora sono 1.837 i siti censiti ma sicuramente ce ne saranno altri che non sono stati ancora individuati ed altri che tendenzialmente nasceranno. Solo il 14% di loro è riuscito a coinvolgersi al progetto del Cammino di Santiago, ma i convocati sono stati molto di più.
Nel 2020, come antecedente, avevamo già esperimentato un’operazione di infiorata difussa in occasione del Corpus Domini e nata come risposta alle restrizioni sanitarie dove i soci di Infioritalia avevano realizzato lo stesso disegno di tappeto floreale in ogni località italiana ed estera asssociata ad essa. E poi, nello stesso anno, per le feste Patronali di Uriangato in Messico, l’operazione si è ripetuta, un’altra infiorata difussa dove hanno partecipato una decina di paesi americani, europei ed asiatici realizando un tappeto in ciascuna delle loro località mantenendo la stessa cornice colorata ma cambiando i contenuti dei quadri ispirati a San Michele Arcangelo.
La strada è lunga per vedere l’intero pianeta coinvolto in un’azione comune, il progetto del Camino di Santiago è stato un altro passo importante tra i tanti che hanno avuto luogo nella storia recente in materia di creazioni di reti nel mondo delle infiorate e dei tappeti artistici. Sorgeranno sicuramente tante altre idee di questo genere, reti che lavorerano con diverse tematiche basate su motivazioni religiose o solo artistiche, sull’uso di materiali, su temi commemorativi, e tante altre iniziative che contribuiranno indubbiamente a mantenere presente questa tradizione rivalorizzandola e diffondendola in tutto il mondo. (Eduardo Carbone)
(Fonte: Lo Speakers Corner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)