LUNEDì 5 LUGLIO 2021 Clamoroso…
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• Ieri c’è stata la prima riunione dei «sette saggi» incaricati da Grillo di risolvere i contrasti interni nel Movimento 5 Stelle. Tutto fa pensare che le cose andranno per le lunghe• Due donne sono state investite e uccise da una trebbiatrice in un campo di San Donato Milanese• Due bambini sono morti nel crollo di una vecchia ghiacciaia nel Veronese• Due giovani alpiniste sono morte assiderate a quattromila metri sul Monte Rosa• Ieri sono stati registrati solo 12 morti di Covid. Il tasso di positività è dello 0,6%. I ricoverati in terapia intensiva sono 197 (-7), le persone vaccinate sono 20.040.360 (il 33,82% della popolazione)• In Iran c’è la quinta ondata. Israele è preoccupato per la variante delta. In Spagna dicono che i nuovi casi sono dovuti alla «variante fiesta», perché si diffondono grazie alla movida• È scoppiata una guerra commerciale attorno allo Champagne tra Russia e Francia• Secondo l’Associated Press, i talebani controllano un terzo dei 421 distretti in cui è diviso l’Afghanistan, e ne hanno conquistati 13 solo nelle ultime 24 ore• Nelle Filippine un aereo militare si è schiantato al suolo durante l’atterraggio. Il bilancio – per ora – è di 45 morti, 49 feriti e cinque dispersi• Quattro persone sono morte in un grande incendio boschivo a Cipro• Nelle campagne tra Pontedera e Empoli, in provincia di Pisa, è stato organizzato un rave party clandestino a cui hanno partecipato 5 mila persone. La festa è durata due giorni• Verstappen ha dominato di nuovo nel Gran Premio d’Austria e va in fuga nel mondiale di Formula 1. Secondo Bottas, terzo Norris, quarto Hamilton. Quinta la Ferrari di Sainz e ottava quella di Leclerc• Al Tour de France lo sloveno Pogacar domina in maglia gialla. La nona tappa, con arrivo a Tignes, è stata vinta da O’Connor davanti a Cattaneo e Colbrelli• La nazionale italiana di pallacanestro ha battuto la Serbia 102-95: gli azzurri andranno alle Olimpiadi di Tokyo• Sabato, a 1.500 metri di quota, nel territorio del comune di Sant’Anna d’Alfaedo, nel Veronese, a pochi chilometri dal confine con il Trentino, quattro bambini in gita con le famiglie sono saliti per gioco in cima a una vecchia ghiacciaia. Sotto il loro peso, però, il tetto ha ceduto facendoli precipitare. A uccidere due di loro, Tommaso Saggioro e Michele Mazzucato, entrambi di sette anni, non è stata la caduta da un’altezza di tre metri ma un grosso pezzo di marmo che li ha travolti, colpendoli alla testa in un caso, all’addome nell’altro. Solo lievi ferite per gli altri due, trasportati in ospedale. A estrarre i corpi, prima dell’arrivo dei vigili del fuoco, sono stati i genitori, aiutati dal gestore della malga nelle cui vicinanze si trovava la ghiacciaia. Sarà ora l’inchiesta della Procura a chiarire se la struttura accanto alla malga dovesse essere messa in sicurezza e, nel caso, a chi toccasse farlo.La ghiacciaia è una buca scavata nel terreno, una sorta di frigorifero naturale che un tempo in inverno veniva riempita di neve e utilizzata in estate per mantenere i cibi al fresco. Si trova sottoterra e solitamente è ricoperta di sassi, lastre di pietra o mattoni [C.Gu., Mess].•Martina Svilpo, 29 anni, impiegata, e Paola Viscardi, 28, entrambe della provincia di Verbania, alpiniste appassionate, sono morte assiderate sul Monte Rosa. Erano partire sabato mattina per l’ascensione del Balmehorn, salendo a Punta Indren con gli impianti. Al ritorno sono rimaste bloccate a causa di una bufera sotto la Piramide Vincent, a 4.150 metri di quota. Avevano chiamato aiuto ma le squadre a piedi del Soccorso alpino valdostano sono state rallentate dal maltempo e dalla nebbia e quando le hanno trovate, la sera, le due erano già in stato di ipotermia. Una è morta pochi minuti dopo l’arrivo dei soccorritori, l’altra è stata trasportata al rifugio Mantova, dove il medico ha tentato invano di rianimarla. Con loro c’era anche Valerio Zolla, 27 anni, di Novara, che è sopravvissuto ma ha riportato un grave congelamento alle mani e ora è ricoverato in un ospedale in Svizzera.• «Nicola Cesarato aveva avuto uno strano presentimento mercoledì sera. Aveva sentito suo figlio al telefono poco prima delle 19, gli aveva detto che stava tornando a casa e che si sarebbero visti per cena. Un ritardo di 15 minuti ha innescato l’ansia per quella moto su cui viaggiava Piergianni, la stessa che si accende in ogni genitore che ha un figlio in giro su una due ruote. Nicola ha geo-localizzato il figlio collegandosi con il suo cellulare e ha visto che era fermo in via Chiesanuova, una strada che è di fatto un tratto di statale che collega il centro di Padova con Vicenza, un tratto molto frequentato. Correndo verso quel segnale Nicola è andato incontro allo strazio più profondo che si possa immaginare. Su quella strada ha incontrato prima un’ambulanza, poi una macchina della polizia, e una lunga fila di auto. Infine, ha visto la moto di suo figlio accartocciata a terra e il suo ragazzo, coperto da un lenzuolo bianco. Nicola ha lasciato la macchina aperta e si è gettato sul suo figliolo, disperato. “È colpa mia, non gli dovevo comprare la moto” ha urlato in quel momento ai poliziotti. Piergianni frequentava un liceo privato, il Don Bosco di Padova. Aveva ottimi voti e una passione per il basket. Non aveva i social, perché era un ragazzo a cui piaceva la vita reale, non perdeva ore davanti al cellulare. Quella Yamaha 125 era il suo sogno, prima aveva un motorino più piccolo, ma al papà aveva chiesto un mezzo nuovo. La famiglia aveva molto discusso, la mamma era contraria, il papà invece ha voluto premiare quel ragazzo così in gamba, si meritava un regalo. La sera dell’incidente era stato a giocare a basket ed era di ritorno. Un furgone avrebbe fatto una svolta senza accorgersi del suo arrivo. L’autista è indagato per omicidio stradale, l’alcoltest era negativo» [Polese, CdS]. |
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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