Grillo & 5stelle: ovvero ” chi fravaca e sfravaca nun perde mai tiempe”
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Diverso è il caso di Luigi Di Maio, spesso posto in contrapposizione rispetto all’avvocato anche solo per il suo passato da leader dentro il Movimento. In queste settimane però il ministro ha cucito la tela del compromesso. Venerdì, insieme a Roberto Fico, è stato per diverse ore a Marina di Bibbona per convincere Grillo a lasciar perdere il voto sul direttorio e ad accettare la posizione di Conte. Missione compiuta con l’aiuto del presidente della Camera, appunto, il quale, grillino della prima ora nel Meet Up di Napoli, è di certo riconoscente al fondatore, ma deve all’avvocato lo spostamento – forse definitivo – dell’asse dei 5 Stelle verso il centrosinistra, l’area più vicina alla storia e alle idee di Fico.
Ma Conte può anche contare sulla sponda di Vito Crimi, un altro dei sette mediatori a essersi schierato dalla sua parte. Quando la frattura sembrava insanabile, Crimi aveva persino annunciato il probabile addio al Movimento, in forte polemica col fondatore. E Crimi, da capo reggente, arriva da una lunga battaglia legale sui dati degli iscritti combattuta insieme a Conte contro Davide Casaleggio, circostanza che ha rafforzato l’unione tra i due.
E se Tiziana Beghin rappresenta i parlamentari europei, l’ex premier ha di che stare tranquillo: nell’assemblea del gruppo di qualche sera fa, gli umori erano quasi tutti favorevoli a Conte. Resta così soltanto Davide Crippa, l’unico pontiere considerabile più vicino a Grillo che all’avvocato. Troppo poco per non leggerci buone notizie per Conte, almeno nelle premesse dei lavori.
(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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