Amare considerazioni di un lettore deluso dalla politica clientelare e parassita
Vi sono momenti nella vita in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo.
Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre. (Oriana Fallaci).
Scenario, questo da far rimanere senza fiato, non per i numeri che ci condannano per il rischio povertà e a fare la fame, ma per le forti indicazioni di parassitismo che si sono ramificate sui nostri territori.
Sempre gli stessi nomi politici, che volteggiano attorno al capezzale di un Sud morente e i politici che contano cioè quelli in alto prima litigano e poi ti impongono un candidato a sindaco di una città, non per meriti ma per il serbatoio di voti che mette a disposizione. La provenienza? non ha alcuna importanza.
E’ una minestra riscaldata che per la propria città non ha mai fatto un bel niente, non ha importanza.
Tanto qui ci sono i servi sciocchi della politica che aspettano le indicazioni di chi deve essere votato tassativamente e, la storia si ripete e le regioni e le città del Meridione muoiono.
Mi chiedo come si può, nell’era tremila dare ancora credito a politici incompetenti e improvvisati dettare schemi di politica e personaggi che hanno ridotto il sud e in special modo alcune città alla fame.
Chi ricorda la poesia di Giovanni Pascoli “C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole“?
Prendo come riferimento l’inizio di questa bellissima poesia per dire : C’è qualcosa di nuovo oggi sui nostri territori, i parassiti che campano nutrendosi delle energie buone e salutari di quei poveracci che aspettano le indicazioni del politico a cui bisogna dare il voto e si illudano che il nuovo politico di turno porti del benessere sul suo territorio, dimenticando che quel politico ha sistemato figli, nipoti, nuore e parenti in genere, senza mai fare cadere una sola briciola per quei poveracci che aspettano da anni un posto per il proprio figlio.
Quindi tra parassiti e parentopoli non c’è speranza per poveri mortali come noi.
Se fossi stato un prete vi avrei detto: non tormentatovi fratelli e sorelle, abbiate fede nel Signore, le elezioni vanno e vengono, la prossima volta vi sarà assegnato il politico che vi piace, anzi vi dirò di più la prossima volta sarete voi del popolo a scegliervi il vostro candidato a sindaco, i parassiti prima o poi moriranno e con loro le parentopoli, come tutte le cose e, allora festeggeremo nella gloria del Signore.
Padre, non si preoccupi noi continueremo ad avere fiducia nel Signore, fino a quando nelle nostre città rimarranno solo i figli di parassiti e parentopoli e, i nostri nipoti saranno destinati ad aspettare una piccola briciola che cada dalla bocca di qualche maldestro politico colpito dalla gotta.