Riflessioni: un amore sano diventa malato se viene meno il ruolo rivestito dalla ragione
Diverse sono le dinamiche che possono far vacillare un rapporto amoroso,
fino a renderlo malato.
Dall’ostilità della famiglia alle divergenze caratteriali, passando per i tradimenti, fino ad arrivare alle gelosie morbose. Non esistono formule magiche o crismi impeccabili secondo i quali vivere un amore: l’amore è il riflesso della nostra imperfezione ed è perciò esso stesso imperfetto.
Quando pensiamo di aver trovato l’uomo o la donna perfetta non facciamo altro che idealizzare un istintivo e utopico desiderio di perfezione.
Ed è proprio quando crediamo di averlo realizzato che il nostro cuore soffre più del dovuto. Da qui l’importanza del ruolo rivestito dalla ragione.
Usare la componente razionale permetterebbe al cuore di non soffrire, colmando il senso di insoddisfazione di non riuscire a vivere una vita emotiva perfetta.L’accettazione di un amore imperfetto equivale all’accettazione di sé e della persona che si ama.
È irrazionale pensare di reggere una relazione dando esclusiva voce al cuore. Il cuore non è in grado di risolvere questioni ed intrighi che non le appartengono.
La gelosia è dettata dal cuore, la fiducia dalla ragione;se si tiene a bada la prima si possono vivere meglio i propri sentimenti.
L’amore è bello, e viverlo seguendo anche i dettami del nostro cervello che è il motore di tutte la nostre azioni, lo renderebbe ancora più bello, lo renderebbe puro, meraviglioso.
Non vivremmo più un amore malato né avvertiremmo il peso di un’ombra o di una figura che erroneamente si percepisce come minacciosa o ingombrante.
Non esisterebbero spettri se usassimo anche la mente e lasciassimo fare al cuore quello che solo il cuore è in grado di fare: amare.