La logica del saggio Quando sento…
Quando sento parlare di logica del profitto, nell’accezione demoniaca e del demoniaco sterco, mi viene da sorridere, come se cercare il profitto fosse per forza esercizio di ingordigia. A parte che si cerca di trarre profitto anche da un’aspirina se si ha mal di testa, ma quando si va un po’ sotto la superficie viene sempre complicato capire dove finisca il filantropo e cominci lo speculatore.
Basterebbe dire di George Soros, per alcuni un santo, per altri un vampiro. Ieri mattina il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, quasi ricalcando recenti parole di Mario Draghi, ha confortato coi numeri e le previsioni e indicato prossima l’uscita dall’emergenza, che però non sarà definitiva sinché le vaccinazioni riguarderanno soprattutto i Paesi ricchi e si lasceranno i poveri alle prese con sé stessi.
E dunque? Visco è il degno rappresentante dell’Occidente panciapiena, che tende la mano agli ultimi solo per proprio tornaconto, o un illuminato pensatore con lo sguardo proiettato oltre i muri di casa sua? E Draghi, quando sollecita i grandi alla ristrutturazione del debito dei Paesi del terzo mondo, siccome ne va della tenuta del sistema globale, a quale delle due categorie va iscritto: dell’altruista o dell’egoista?
E Angela Merkel, finalmente convinta alla solidarietà, dunque al debito comune europeo, sennò l’Unione viene giù e con l’Unione viene giù la Germania, ha fatto i conti con la coscienza o col portafogli? Chiederselo è ozioso, perché la risposta è una soltanto: gli uomini migliori sono quelli che per fare del bene a sé fanno del bene agli altri, o viceversa, ed è una magnifica logica del profitto.
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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)