Al corso di Belvederenews ospite Carlo Marino che interviene da pubblicista e avvocato penalista
Nel pomeriggio di ieri 27 Maggio 2021, in occasione della lezione per il corso di preparazione alla professione di scrittura giornalistica organizzato da Belvederenews e portato avanti con tenacia e preparazione dai due docenti Adriana Caprio e Gabriele Luberto,il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, ha raccontato la sua esperienza, a metà tra avvocato penalista e giornalista pubblicista.
“Sono affascinato- inizia Marino- da chi come voi si sta avvicinando a questo mondo. Ma in qualità di avvocato penalista, io vorrei parlarvi delle responsabilità di chi svolge questo straordinario lavoro. Siamo nell’epoca del tutto e subito e quindi fare notizia diventa fondamentale. E qui è facile l’incrocio con il tema delle fake news. Il cartaceo,in questi tempi, è destinato a diventare un cartaceo editoriale, perché leggiamo in esso ciò che abbiamo già ‘mangiato’ il giorno prima attraverso il web. E quindi il cartaceo diventa sviluppo della notizia. È oltremodo importante anche la fonte da cui apprendiamo un dato.”
Dopo questa breve introduzione il Sindaco procede, con una breve lezione sull’art. 595 cp, discutendo un argomento fondamentale: diffamazione a mezzo stampa.
“II giornalista deve dare la notizia. Ma la deve saper approfondire- continua-” e proprio la qualità dell’approfondimento sarà il criterio per cui sarà letto un vostro articolo piuttosto che un altro. Un altro consiglio: scegliete un settore in cui specializzare le vostre conoscenze. Nessuno è un tuttologo: io sono un penalista e non mi metto a fare il civilista! Mi è capitato di difendere molti giornalista durante la mia carriera, proprio perché avete delle responsabilità rispetto al ruolo che andrete a svolgere, che non è solo responsabilità morale, ma anche giudiziaria. La notizia può avere carattere diffamatorio nei confronti del destinatario. E chiedetevi: che impatto può avere una fake news sull’immagine della persona? Ecco perché è importante sapere anche dei “trucchi” per evitare di incorrere in qualche rischio. Innanzitutto l’ utilizzo di un linguaggio appropriato. Faccio un esempio: Carlo Marino, s’indaga. Ma indaga è un termine che collega ad un reato, quindi è diffamatorio se non vi è indagine giudiziaria in corso.”
Ancora Marino insiste e afferma: ” più che parlare da sindaco mi fa piacere parlare di questa vostra passione e darvi gli strumenti per tutelarvi. L’ art 595 cp dice che è punito chiunque offenda, attraverso web o giornali, l’altrui reputazione. Tenete presente che molti giornalisti sono stati reclusi, non solo querelati. Ma cos’è l’offesa della reputazione? Facciamo un esempio: ‘non ti comportare come un animale’, il termine animale è usato nel linguaggio corrente, ma in certi casi può essere offensivo e denigratorio per l’onore e la dignità della persona. Si deve tenere conto del contesto in cui si opera. E si deve fare attenzione soprattutto quando parliamo a più persone, come sulle pagine social.”
“Se posso essere dalla vostra parte in quanto giornalista- spiega Carlo Marino-ma voglio dirvi di avere sempre rispetto per l’interlocutore, anche se si parla di uno che ha commesso reati. Questa è la responsabilità morale per cui dovete tenere conto che anche una persona che ha colpe, ha famiglia e ne va rispettato il valore. Lo stesso rispetto va utilizzato per le persone e per i temi.non fatevi condizionare dal vostro credo politico: dovete mettere da parte il vostro pensiero personale. A chi legge non interessa se siate di destra o sinistra, ma solo la notizia.
Io sono onorato di avere il tesserino, ma questo va rispettato, non bisogna approfittare del potere che si ha. Anzi per prima cosa dovete conoscere l’italiano e la grammatica perché su questo datate giudicati. la forma diventa sostanza. Leggete tanto e abbiate capacità di sintesi. Un grande giornalista è colui che fa capire la notizia e il concetto in poche battute.”
E tenete ben presente-conclude il sindaco- ” che scrivete per tutti: avvocato, medici, operatori ecologici, anziani. Tutti hanno diritto alla conoscenza perché è l’unico modo di ascesa sociale!”
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