Covid: col nuovo decreto, restrizioni meno rigorose anche per la celebrazione dei matrimoni
Stanno per ritornare le varie cerimonie d’estate anche matrimoniali nonostante i divieti e non solo da metà giugno per tutti coloro che dovessero convolare a nozze, ci sarà la possibilità di ritornare a fare cerimonie ed eventi anche all’aperto.
Sulle varie nuove disposizioni si è pronunciato anche il presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca con queste dichiarazioni ” Possiamo – ha affermato il presidente – cominciare a dire che l’Italia inizia a respirare e ad intravedere la possibilità di una vita normale, cominciamo a respirare grazie ad una campagna di vaccinazione che è andata avanti con alti e bassi ma con risultati che diventano ogni giorno di più importanti. Merito del Governo da un punto di vista della prudenza con cui ha seguito la vicenda Covid, se avessimo anticipato di due mesi le aperture saremmo con l’Italia in condizione preoccupante. Merito del Governo nell’aver seguito una linea di prudenza. Bisogna continuare a stare attenti. Sento dire, anche da esponenti del governo, che a breve la mascherina non servirà più. Ebbene, in Campania la porteremo anche a luglio. Ci sono – continua De Luca – ancora dei problemi da affrontare come quello delle varianti. Per questo motivo aumenteremo i controlli all’aeroporto di Capodichino contro la variante indiana”.
Il programma delle riaperture, dell’Italia ufficializzato dal governo di Mario Draghi prevede, dopo mesi di sospensione, con la ripresa anche delle celebrazioni dei matrimoni, sia al chiuso che all’aperto, ci sarà pertanto a partire dal 15 giugno prossimo. Se è vero che il via libera è arrivato, è altrettanto vero che celebrare matrimoni con le stesse modalità pre-pandemia è impensabile al momento. E qui entrano in gioco le nuove regole pubblicate oggi dalla Conferenza delle Regioni, che fissano tutte le indicazioni da rispettare per l’organizzazione delle cerimonie di ogni genere, a cominciare dai matrimoni, e per la partecipazione alle stesse.
Ecco a cosa andrà incontro chi intende organizzare un matrimonio con banchetto per gli ospiti – lo stesso vale per cresime, comunioni e altri riti civili o religiosi – dovrà:
2) Mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni.
3) Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso alla sede dell’evento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
4) Disporre i tavoli in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti di tavoli diversi negli ambienti al chiuso (estendibile ad almeno 2 metri in base allo scenario epidemiologico di rischio) e di almeno 1 metro di separazione negli ambienti all’aperto (giardini, terrazze, plateatici, dehors), ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale.
- Laddove possibile, privilegiare l’utilizzo degli spazi esterni (es. giardini, terrazze), sempre nel rispetto del distanziamento di almeno 1 metro.
- Assicurare adeguata pulizia e disinfezione degli ambienti interni e delle eventuali attrezzature prima di ogni utilizzo.
Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tali distanze possono essere ridotte solo con barriere fisiche di separazione.
Gli ospiti di matrimoni o altre cerimonie dovranno indossare la mascherina negli ambienti interni, quando non sono seduti al tavolo, e negli ambienti esterni qualora non sia possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro. Allo stesso modo anche il personale di servizio a contatto con gli ospiti deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igiene delle mani con prodotti igienizzanti.