Il Covid il nemico nelle nuove forme di guerra
LA GUERRA NELLA GUERRA: tragedie che arricchiscono il crimine.
Il comunicato dell’on. Del Monaco
La guerra è guerra, sempre. E il nemico, che sia visibile oppure no, resta un nemico, e come tale va affrontato, combattuto, annientato.
Un tempo ci furono le trincee, i soldati, le mine…e di nuovo, circa vent’anni dopo.
Le guerre mondiali hanno fatto strage di vite, di giovanissimi mandati al macello come bestie inconsapevoli. Nessuno immaginava tanto e nessuno immaginava quanto.
Poi ci furono le carestie, le epidemie…e si è lottato, fino allo stremo.
Ecco. La guerra è guerra, sempre. Seppure si sopravvive, seppure si crede di vivere come un tempo.
Oggi il nemico invisibile che affrontiamo e tentiamo da mesi e mesi di sconfiggere è piccolo, minuscolo, microscopico…ma i danni che causa hanno a che fare col più alto dei rischi: la perdita della vita. Improvvisamente.
È ovunque nel mondo, e ogni Paese combatte la propria battaglia…ma la guerra è una soltanto. Il nemico è lo stesso per tutti, ma non tutti hanno le stesse armi. Non a tutti sarà ridato ciò che è ormai perduto: amico, parente, lavoro…vita.
Il Covid ha ucciso e forse continuerà a mietere vittime, nascosto tra noi, nell’aria…in quella stessa aria che poi ti toglie fino a soffocarti. Come un cappio che stringe poco per volta, una morsa lenta e dolorosa…
È fame d’aria, è mancanza di ossigeno.
Quest’ultima espressione è spesso usata anche per indicare la condizione di chi è alle strette, di chi ha bisogno di aiuto economico, di denaro immediato per andare avanti.
È successo, succede e, purtroppo, ancora succederà.
Quando una tragedia colpisce un Paese o una popolazione, che sia guerra, che sia carestia, epidemia o calamità naturale, arriva qualcuno (o meglio, qualcosa) in soccorso. Una sorta di ancora di salvezza…un miracolo, in apparenza.
Non è un’ancora, ma una zavorra.
Non è un miracolo, ma un incubo.
Non è il bene, ma il male. Il demonio.
La guerra non arricchisce i perdenti, neppure i vincitori: la guerra, ogni guerra, arricchisce i vili, i subdoli, gli arrivisti, gli incoscienti, gli immorali…i criminali.
Arrivano, uniti nella loro grande “famiglia”, gettando amo e reti; invadono campi seminando futuri loschi raccolti; dettano legge, allungano mani (tentacoli) come seppie giganti, strisciano velenosi tra altri vermi nascosti nelle viscere della terra.
Criminale è il loro modo di pensare ed agire.
La guerra è guerra sempre, e conta i suoi morti…mai pochi.
La Mafia è anch’essa guerra: conta i suoi morti perché diventino oro e ricchezza.
La Mafia uccide, e più della guerra…perché non ammette errori e non conosce altri vincitori, se non se stessa.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)