Aversa. ‘Per ogni donna’: Il fenomeno del cyberbullismo
Salutiamo anche oggi, 12 maggio, tutti i lettori
di Belvederenews e tutti coloro che seguono la rubrica ” Per ogni donna”.
Ricordiamo che la rubrica è stata ideata dalla nostra collaboratrice Speranza Anzia Cardillo, dottoressa in giurisprudenza e criminologa ed è diretta dal prof. Pasquale Vitale.
L’argomento oggi trattato è il cyberbullismo ,che si differenza dal bullismo perché avviene in una dimensione virtuale e per questo l’autore del reato è più difficilmente identificabile. Per la modalità attraverso la quale si svolge, inoltre, raggiunge la vittima velocemente arrecando maggiore danno rispetto al bullismo praticato fuori dal web.
Introduzione della dottoressa Cardillo . Già in altre occasioni abbiamo evidenziato come l’uso smodato del web possa causare molte conseguenze dannose. Diverse sono le forme di reato che possono essere commesse nel mondo virtuale contrassegnate con il nome “cyberbullismo”.
Non solo atti di prepotenza, di derisione, scherno, o discriminazioni, ma talvolta anche ricatti veri e propri che si verificano con la diffusione di immagini private senza il consenso della vittima.
Maggiormente colpite sono le donne, ma le motivazioni per colpire una persona sono tante. Spesso alla base della discriminazione o dell’atto di derisione può essere l’orientamento sessuale oppure il sovrappeso. In tal caso, si ledono le corde emotive più sensibili di un soggetto e diritti che, invece, devono essere a tutti i costi e con tutti i mezzi tutelati.
Le attuali norme norme penali vigenti in materia riguardano la diffamazione, l’ ingiuria, le intimidazioni, la minaccia e tanto altro.
Le conseguenze generate per i destinatari degli atti di cyberbullismo sono spesso distruttive e possono consistere anche in forme di depressione, di isolamento o in casi gravi anche al suicidio.
Per saperne di più sull’argomento abbiamo chiesto l’intervento del dottor Luca Cacciapuoti, Sociologo (che ha conseguito la sua terza laurea da pochi giorni) e dell’Avvocato Lucia di Bello, Dottoressa in Psicologia, autrice di pubblicazioni giuridiche e di opere monografiche e collettanee per riviste e case editrici di rilievo nazionale e Relatrice in convegni su temi giuridici e sociali.
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