Caiazzo. Scuola, tragedia sfiorata: plafoniera piena di acqua piovana crolla durante le lezioni
Dovremmo accendere un cero a San Giorgio, assurto a simbolo della fede che trionfa sul male, ricordato dalla chiesa proprio il 23 aprile, giorno in cui, grazie al Cielo, si è solo sfiorata la tragedia al plesso scolastico comunale di via Caduti sul Lavoro, in Caiazzo, città del presunto “buon vivere”.
Male inteso come burosauro che nel terzo millennio continua a ostacolare la soluzione di certi problemi in certe pubbliche amministrazioni come quella comunale caiatina, dove vani si sono rivelati i molteplici appelli della dirigente scolastica che, per quanto è dato sapere, più volte ha segnalato e poi sollecitato la sistemazione della copertura dell’edificio, da dove, quando piove, copiosa l’acqua s’infiltra dai solai (!?!) finendo perfino nelle plafoniere dell’impianto elettrico, ipso facto trasformato in pericolo costante per i malcapitati, ignari utenti, alcuni dei quali pare solo sfiorati dal pesante fardello “piovuto” l’altra mattina dal soffitto.
Fede intesa come fiducia non tanto nei preposti comunali, evidentemente sonnecchianti, se non latitanti, quanto nella tenacia e nella stessa coscienza della preside che, dicono, in difetto di immediata, definitiva soluzione, potrebbe anche vedersi costretta a chiudere per inagibilità e pericolosità il plesso “de quo”.
Fede intesa anche come bene, in contrapposizione al male, consistente nell’intervento del sempre attento consigliere di minoranza nonché avvocato Amedeo Insero il quale, dopo avere informalmente invocato chi di dovere in tempi non sospetti, ora è costretto ad intervenire per stigmatizzare la gravità di quanto accaduto, incrociando le dita per lo scampato pericolo e sollecitando, ancora una volta, i preposti comunali affinché il problema sia tempestivamente e definitivamente risolto, rimarcando che si è fatto passare invano tutto il periodo delle (scorse) vacanze estive, nonché i vari periodi di chiusura “per covid” senza intervenire in modo risolutivo, come se gli alunni frequentati il plesso, i loro stessi genitori e tutti gli altri addetti ai lavori fossero meritevoli di riprovazione anziché della massima considerazione, ma anche protezione, soprattutto da parte di chi vi è tenuto, essendo fra l’altro, anche per quello, pagato.
Basterà questo appello a far smuovere il deretano di chissà chi?
Per conoscere la storia del santo protettore “del giorno”, cliccare su una delle foto o sul seguente link:
https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/04/23/san-giorgio–martire.html
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