Caserta. Elezioni comunali: ecco come immaginano la città Guerriero e Tassinari (Caserta Kest’e’)
Il movimento civico, intenzionato a presentarsi ‘contro’ la politica e i ‘riciclati’, ha dato un’accelerata all’elaborazione del programma che sarà presentato ai casertani in occasione delle prossime elezioni di ottobre. Soddisfatta del lavoro fin qui realizzato è la coordinatrice Daniela Petrache Tassinari che coordina i gruppi di lavoro che stanno affrontando temi e problemi. “Mentre i politici di professione tentano di mettersi in mostra, parlando a vuoto di programmi e idee per la città, noi stiamo lavorando seriamente e preparando progetti concreti da sottoporre all’attenzione dei casertani , e molti a costo ZERO – dichiara la coordinatrice di Caserta Kest’è – stiamo affrontando non solo tutte le questioni ‘ordinarie’ ma stiamo cercando di dare concretezza e fattibilità alle nostre idee”. Della stessa opinione il candidato sindaco Ciro Guerriero che ha deciso di lanciare il primo dei progetti che il movimento Kest’è inserirà nel programma.
Intendiamo realizzare tutto questo con lo strumento del project financing fino ad oggi interpretato, dai nostri amministratori, – conclude Ciro Guerriero – come regalo o mezzo per sostenere i propri amici come dimostra l’assurdo progetto approvato dal consiglio comunale e proposto da questa amministrazione per un nuovo maxiparcheggio all’ospedale”. Uno dei principali punti di programma sarà quello di sostenere le categorie più deboli, e malgrado i tagli al “sociale” imposti dal governo nazionale, Caserta Kest’è intende fornire e proseguire nel sostegno alle suddette categorie con strumenti specifici, attuando strategie di bilancio e di opportunità. Per non dimenticare i giovani, dai quali ripartire attraverso uno sviluppo economico della città che sia integrato con il territorio, dal welfare e dall’innovazione tecnologica alla quale la città si è sottratta per troppo tempo. “Le prime tre cose che faremmo, – sostiene la coordinatrice Petrache Tassinari – sono quelle essenziali dalle quali ripartire. Punto numero uno: piano regolatore. La prima cosa su cui lavoreremo. La seconda, una riorganizzazione della macchina amministrativa comunale. Dobbiamo mettere tutti i dipendenti comunali in condizione di dare il meglio e rendere il proprio lavoro più efficace ed efficiente possibile. La terza cosa è la costituzione di un team che si occuperà di utilizzare tutte le possibilità offerte dall’agenda comunitaria 2021-2026, perché dal 2027 la maggior parte di queste risorse verranno spostate verso i nuovi soci della comunità europea che sono quelli dell’est. Questo è l’ultimo giro disponibile. Perché sono gli enti locali che devono riprogettare il proprio territorio ed essere pronti. Noi – conclude la coordinatrice di Caserta Kest’è – dobbiamo farci trovare pronti , è un’occasione imperdibile.”