Caserta. Ospedale, rissa al pronto soccorso: scarcerati Paolo Sforza e Raffaele Capone, che riferisce l’accaduto
Ha suscitato scalpore la ”rissa”, verificatasi nella serata di sabato 17 aprile al pronto soccorso dell’ospedale S.Anna e S. Sebastiano di Caserta e che ha visto coinvolti il broker casertano Paolo Sforza e Raffaele Capone.
Ora quest’ultimo ha deciso di chiamare la redazione per raccontare la sua versione dei fatti, che sarebbe in gran parte diversa rispetto a quella riportata nell’immediato da alcune testate giornalistiche.
Questo è quanto sarebbe accaduto Sabato: erano circa le 23, quando improvvisamente la moglie di Raffaele Capone, Anna, di 29 anni, si sarebbe sentita male a tal punto di sbattere al suolo senza sensi.
Raffaele, preoccupato per le condizioni di salute della moglie, ha allertato il 118 ma gli uomini del primo soccorso gli avrebbero risposto che i tempi di attesa erano di circa un ora e mezzo.
A quel punto l’uomo, preso dal panico, ha deciso di trasportare autonomamente la moglie in compagnia dell’amico Paolo Sforza, con il quale sarebbe giunto in ospedale intorno alle ore 23,30 circa.
Arrivati al Pronto Soccorso, secondo il racconto fatto alla redazione, i medici non avrebbero soccorso subito la donna, che pure continuava ad essere priva di sensi.
Paolo Sforza, pertanto, in chiaro stato di agitazione, avrebbe colpito con un calcio la porta d’ingresso del Pronto Soccorso, mentre Raffaele ha accompagnato a braccia la sua compagna nel reparto Codice Rosso dell’Ospedale.
Tutto sembrava essersi risolto fino a quando nello stesso reparto non è arrivato un ragazzo, sanguinante a una mano, quindi ugualmente bisognoso di cure urgenti.
Anche in questo caso i Medici non sarebbero intervenuti tempestivamente e allora sarebbe nata una discussione fra uno zio del ragazzo e i carabinieri che in quel momento stavano prendendo le generalità di Sforza e di Capone.
La tensione presto sarebbe salita e nella discussione, che stava degenerando, si sarebbe inserito Capone, il quale avrebbe cercato di difendere i militari dall’aggressione dello zio del 17enne che, inoltre, era senza mascherina di protezione, obbligatoria per legge.
Fatto sta che gli uomini dell’Arma hanno emesso un mandato di fermo per il giovane 17enne e suo zio oltre che per Paolo Sforza e Raffaele Capone.
Nel pomeriggio di lunedì, la Sezione dei Carabinieri di Caserta ha notificato a Paolo Sforza e Raffaele Capone il verbale di scarcerazione, dando, secondo gli stessi, di fatto ragione ai due uomini che si sono da subito ritenuti non meritevoli del provvedimento preso in un primo momento nei loro confronti.