Un Napoli arrembante sbanca Marassi
Un Napoli arrembante sbanca Marassi
Un 2 a 0 classico per una vittoria meritata contro una Signora squadra
Il Napoli vince a Genova e si tiene in scia delle altre, per la corsa di qualificazione Champions.
I ragazzi di Gattuso hanno sfoderato una gara al limite della perfezione, contro l’11 di Mister Ranieri, l’indimenticato eroe di Leicester, uno degli ultimi veri uomini d’onore che il calcio nostrano conserva.
I partenopei sfoderano per l’occasione un Fabian Ruiz nella migliore versione, quella dei primi tempi ancelottiani, quando l’uomo di Siviglia fece innamorare il popolo azzurro, una gara magnifica cesellata con una rete d’autore, dopo uno scambio in modalità play station , che ha visto coinvolti Zielinsky, suo l’assist che ha mandato il rete l’iberico, dopo un colpo di tacco di Osimhen.
Un primo tempo quello azzurro davvero eccellente, nonostante qualche svarione dei soliti Manolas e Mario Rui, calciatori capaci di complicare anche le gare facili e in discesa, come quella di ieri, con le loro uscite da dietro talvolta da karakiri, utili solo per far saltare le coronarie ai malcapitati tifosi azzurri. Manolas finora si è rivelato come il peggiore degli acquisti dell’era De Laurentis, paragonabile a quello di Fideleff.
Sarà questo difensivo, a nostro sommesso avviso, il reparto da rifondare, per la stagione a seguire, soprattutto per quel che concerne la zona sinistra del Napoli, talvolta davvero è raccapricciante scorgere le idiozie che commette Mario Rui, al punto che viene da chiedersi: ma come è arrivato a giocare in Italia, in serie A e nel Napoli, un calciatore così scarso? Sono i misteri del calcio moderno, non si vedeva un calciatore così incapace dai tempi di Saber.
Il Napoli vince a Marassi, contro una compagine che solo una settimana prima aveva fatto vedere i famosi ” sorci verdi” al tanto decantato Milan, sfiorando a San Siro una vittoria che, se si fosse concretizzata, non si sarebbe certo gridato allo scandalo; i blucerchiati invece contro la banda di Gattuso sono parsi piccini, a tratti inermi, tutto merito della squadra partenopea che per quasi tutta la partita ha giocato una gara al limite della perfezione, facendo maturare così sempre più forte il rammarico che forse, con un minimo di fortuna e un pizzico di esperienza in più, soprattutto in “panchina”, questo poteva davvero essere l’anno del terzo, sospirato scudetto. Peccato!
Tra le note positive si è finalmente rivisto Victor Osimhen, in tutto il suo esorbitante bagaglio calcistico, attaccante che può fare reparto da solo, che oltre a segnare un gol di marca (gol dopo una corsa a due, con il difensore avversario e tiro rasoterra sul primo palo), lo si è visto giocare e pensare solo a quello, senza cercare l’inutile scontro con arbitri e avversari, per la prossima stagione si deve innanzitutto partire da lui.
Purtroppo non si può dire la stessa cosa per Lozano, il messicano è in piena involuzione, dopo l’infortunio, un’involuzione anche mentale, visto che si è fatto ammonire scioccamente ieri, per un inutile entrata sul portiere Audero, ammonizione che gli farà saltare la prossima delicata partita contro i nerazzurri di Antonio Conte, che dovrebbe essere, da qui a fine stagione, l’unica gara complicata che divide il Napoli dalla qualificazione Champions.
A fine campionato si tireranno le somme di questa stagione assurda, che ha visto gli azzurri andare in paradiso e all’inferno, per poi cercare di ritornare nell’Eden, neanche si fosse trattato di una storia scritta da Dante Alighieri, sta di fatto che per ora come in un film pieno di suspense, non si conosce il finale, ci auguriamo solamente di non riscoprirci al purgatorio dell’Europa League, sarebbe davvero triste.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)