Caserta e Santa Maria Capua Vetere protagoniste del video musicale di Davy Floris
Si intitola Barracho y Loco il singolo del cantante ventinovenne Davide Floris dj e compositore di musica latina ambientato tra Caserta e Santa Maria Capua Vetere e prodotto dalla 923 Music.
L’autore, in arte Davy, cresce e si forma artisticamente tra Caserta, Napoli e Bendidom, sportivo e amante del volontariato, ha rilasciato un’intervista esclusiva a noi di Belvederenews sui suoi progetti e sulla sua
scelta della location di questo brano.
Come nasce la tua passione per la musica?
-La mia passione per la musica nasce ascoltando da piccolo “Ricky Martin, d’altronde, sono figlio degli anni 90’s.
Ho iniziato a fare il dj a 13/14 anni per i “Mak P” liceali e all’epoca si suonava tanta musica dance/house, che io amo tantissimo quanto il
reggaetón.
La prima consolle da dj me la regalò mia nonna materna, in 3° media, come premio per la pagella del primo semestre; lei è stata la persona che
ha creduto in me dal primo momento; in verità voleva che facessi l’attore e anche mia madre mi ha sostenuto tantissimo nella mia scelta e
quando ero ragazzino, mi accompagnava la notte nei locali a suonare. Con mio padre non ho più rapporti, ma confermo che è un bravissimo
chitarrista ed ha un grande orecchio musicale, probabilmente migliore del mio, come musicista.-
Da che età hai coltivato questo sogno?
-Ho iniziato la mia carriera come dj di musica house/latina e ho iniziato a cantare non proprio presto, a 17 anni circa e
naturalmente in lingua castellana/latina, ma anche in inglese spesso e volentieri. Decisi di iniziare a studiare pianoforte complementare, canto e
solfeggio, ma senza modificare il mio timbro vocale !
Devo molto anche ad un caro amico/collega “Ariel El Leon”, un rapper dominicano con il quale ho una sintonia musicale incredibile che mi ha insegnato tante tante cose, specialmente quando
si trattava di fare rap latino e col quale collaboro strettamente per progetti di livello internazionale. Dal 2012 ci aiutiamo tanto a vicenda
artisticamente e sul palco, insieme, non ci ferma nemmeno un treno.
Hai girato, tra i tanti, un video musicale nella città di Caserta e Santa Maria Capua Vetere: quali emozioni hai provato e perché hai scelto questo luogo per dare risalto alla tua arte?
-Non potevo non girare un video a Caserta, perché ci sono dei luoghi che ricordano la mia infanzia, le mie prime storie d’amore, le mie prime
esperienze, qualche sofferenza e tante cose che non ti dimenticherò nemmeno quando sarò vecchio.
Infatti, i luoghi sono stati selezionati e non
presi a caso, appunto perché mi fanno tornare in mente dei ricordi, belli o brutti che siano; e per me i ricordi sono il bene più prezioso, perché ti
aiutano a crescere e a anche a migliorare te stesso.
Non a caso, ho scelto anche il piazzale dell’anfiteatro di S.M. Capua Vetere, perché sono molto legato a quel posto. Ogni volta che terminavo di
fare un esame universitario andavo lì con la moto a rilassarmi con qualche amico/a e a prendere un buon caffè.
Quindi che voglio dire, “corazón latino”, ma sono legato a Caserta a modo mio ! E anche la bella Napoli.
Esami universitari e passione per la musica possono coincidere? Parlaci della tua esperienza
-Nel 2015 mi laureai in “Lettere Moderne” e successivamente in “Filologia Moderna” come laurea magistrale.
Ho scelto Scienze Umanistiche proprio perché la letteratura, l’arte, la storia, il cinema, sono identiche come la musica e cioè “Libera Espressione
di Pensiero” e la libertà di espressione e pensiero è una cosa fondamentale, che in molte parti del mondo ancora viene altamente negata.
La mia esperienza universitaria è stata molto bella, specialmente durante la laurea triennale, ho fatto tante amicizie e mi sono formato
culturalmente. La magistrale è stata più un obiettivo da concludere, un percorso da portare a termine; ma alla triennale ci si forma correttamente
con lo studio; insomma, si apprende il metodo, se dopo vuoi insegnare. Ammetto anche, che un paio di professori non hanno preso molto a
simpatia il mio lavoro musicale e la mia immagina da artista latino e me l’hanno fatta un poco scontare ad un paio di esami, visto che iniziavo ad
avere un po’ di notorietà.
Comunque, amo follemente quel che ho studiato e a breve inizierò, appena terminerà l’emergenza Covid-19, un Master in Spagna, visto che il
mio sogno (oltre cantare) è insegnare italiano in Spagna o America Latina.
Cosa consigli ai ragazzi che vorrebbero intraprendere il tuo stesso percorso?
-Non fidatevi di chiunque e non mettete mai i soldi in mano a nessuno che promette mari e monti; investite sempre di tasca vostra a
seconda delle vostre possibilità e di qualsiasi scelta, parlatene sempre con i vostri genitori.
Ognuno di noi ha il brano della vita, il problema è farlo emergere nel mondo.
Inoltre, dico ai ragazzi che lo studio è molto importante, che sia universitario o meno. Qualsiasi cosa decidiate di fare studiate, specialmente le
lingue, vi aprono le porte del lavoro ormai.
Sono un insegnante di lettere, non posso dire diversamente. Bisogna avere un piano A ed uno B.
E specialmente, state lontani dalle droghe e la sera quando uscite dalle discoteche, non mettetevi ubriachi in auto, perché potete fare male agli altri e a voi stessi-
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