Danni per oltre 50.000 euro al bene
confiscato “100 moggi”, gestito dalla cooperativa sociale “Apeiron” in Pignataro Maggiore (Caserta).
Ieri -ha dichiarato Angela Sanges, responsabile del servizio di ristorazione Apeiron cooperativa sociale- ci siamo recati al nostro bene confiscato alla camorra “100 Moggi”, nel Comune di Pignataro Maggiore (CE), per la normale manutenzione del bene ed abbiamo trovato scene di devastazione: il cancello divelto ed abbiamo accertato oltre cinquantamila euro di furti.
Un danno incredibile, soprattutto in questo periodo di forte crisi economica, che si aggiunge al clima difficile in cui sta lavorando la cooperativa: si susseguono le lettere anonime e attacchi mezzo stampa.
Hanno rubato di tutto di più nella nostra cucina sociale che serve cibi freschi e a “chilometro zero”.
Il nostro servizio è fermo a causa dell’interruzione del servizio di ristorazione collettiva nelle scuole.
Ripartiremo, come abbiamo sempre fatto, senza abbatterci”.
“É il quarto furto -dichiara Emiliano Sanges, presidente di Apeiron cooperativa sociale- che subiamo in due anni. In questi momenti senti sconforto e rabbia. Una rabbia che ti spinge a voler cambiare le cose, sempre di più.
Questi criminali vorrebbero scoraggiare il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla camorra: non ci riusciranno.
La nostra cooperativa, i suoi soci-lavoratori, ogni giorno danno il massimo per dimostrare che anche in questa terra martoriata si può fareimpresa sociale e si può fare sviluppo per il nostro territorio.
Per fortuna non siamo soli, abbiamo già ricevuto la vicinanza di Libera, del Comitato Don Peppe Diana e di Legacoop: camminare insieme ci restituisce l’importanza di riscattare la nostra terra”,
“Non ci fermeranno. In questi mesi stiamo lavorando incessantemente per rigenerare completamente 100 Moggi e trasformarlo in un hub agricolo di rilevanza nazionale.
Stiamo candidando la nostra proposta di trasformazione urbana a più bandi.
La rabbia e lo sconforto prevalgono in questi momenti, ma sapremo trasformarla in voglia di continuare a cambiare”.