Caiazzo. Comune, ‘Redde rationem’ per il capogruppo ‘espulso’: ma proprio di venerdì Santo?
Certo per la burocrazia un giorno feriale vale l’altro, ma sembra davvero singolare che per emanare un provvedimento coattivo e inusitato per la comunità caiatina, ove a memoria d’uomo mai nessuno è stato espulso dal Consiglio comunale, per sancire l’espulsione del capogruppo di minoranza sia stato scelto, sia pure casualmente, proprio il giorno del venerdì santo, quando peraltro, se proprio fosse stato indifferibile riunire il civico consesso, secondo cristiana logica, tutto avrebbe dovuto ispirarsi alla pace ed alla fratellanza.
Il tutto, peraltro, a spese dei contribuenti caiatini, trattandosi di seduta monotematica, ma non gratuita.
Fatto sta che prima la convocazione è per le ore 10,30 di venerdì Santo, persistendo l’indisponibilità della sede istituzionale, nel teatro Jovinelli, con eventuale seconda “chiama” per la stessa ora del sabato Santo.
Ricorrenze per niente casuali, invero, se si considera che la data di convocazione viene proposta e fissata dalla presidente del Consiglio, d’intesa col sindaco e si presume con i preposti d’ufficio: tutti più che bravi a fare calcoli ben più complessi.
E se pure fosse capitato per mera distrazione, certo non mancherebbe la scappatoia di far andare deserta l’assise se non fosse stata proprio la pervicacia a indurre un accelerazione dell’iter finalizzato a tale onta.
In caso contrario si dovrebbe mettere in conto il subentro, nella prima seduta utile, del primo del non eletti, cioè del più votato nel medesimo gruppo, che risulterebbe Andrea Costantino o, in caso di sua defezione, di Luigi Ponsillo… che -dicono- potrebbe rappresentare la classica “spina nel fianco” per chi ha voluto il tutto: chi vivrà… vedrà…
Pace e bene a tutti… intanto!
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